Coronavirus in Puglia: a Bari controlli, prevenzione e supporto anche per i più poveri
In linea con quanto previsto dal DPCM del 9 marzo 2020, l’assessorato comunale al Welfare ha disposto una serie di misure relative ai servizi a bassa soglia per limitare gli spostamenti delle persone accolte nelle Case di Comunità e nei dormitori cittadini.
A partire da domani, quindi, le strutture per l’accoglienza notturna comunali delle persone senza dimora – centri Andromeda e Don Vito Diana – saranno aperte h24.
Al fine di ridurre il rischio da contagio all’interno di questi centri, in considerazione delle prescrizioni del COC (Centro operativo comunale), all’arrivo di nuovi utenti sarà disposto un preliminare colloquio di verifica e un triage volto a verificare l’assenza di sintomatologie respiratorie e febbre.
In presenza di sintomatologie l’utente dovrà essere inserito in alloggi singoli che consentano di limitare i contatti sociali. Qualora non sia possibile realizzare l’accoglienza in condizioni di sicurezza, gli utenti saranno orientati presso il medico di base o indirizzati alle strutture sanitarie per gli opportuni controlli.
Tutti gli operatori dovranno adottare le distanze di sicurezza e utilizzare i DPI prescritti dal datore di lavoro.
Da domani, inoltre, il centro diurno comunale per adulti Area 51 provvederà ogni giorno alla preparazione di circa 200 lunch box da consegnare alle strutture, al fine di evitare spostamenti degli ospiti verso le mense cittadine. La consegna dei lunch box, contenenti acqua, frutta, panini e varie, avverrà alle 13 e alle 18.30.
Quanto ai servizi disponibili presso Area 51 – orientamento, docce, consegna abiti, deposito bagagli – saranno limitati alle fasce orarie 9/10 e 15/16 ed erogati su appuntamento o su segnalazione in favore di quanti, allo stato, rifiutano servizi di accoglienza (attualmente 10).
L’assessorato al Welfare ha inoltre inviato direttive a tutte le strutture invitandole ad attenersi alle norme di comportamento previste e ad adottare misure di regolamentazione e contigentamento per i front office e l’accoglienza.
Le Case di comunità per le famiglie in situazione di sfratto dovranno adottare modalità condivise al fine di assicurare turnazioni interne anche nell’uso degli spazi e delle cucine comuni.
Rimangono invece pienamente operativi h24 il PIS – Pronto intervento sociale e l’Unità di strada notturna, che lavorerà per monitorare la situazione in tutta la città supportando inoltre le strutture di accoglienza.
In queste ore, inoltre, in rete con le farmacie e Federfarma, si sta promuovendo la consegna a domicilio di beni di prima necessità e farmaci presso le Case di comunità in modo da evitare che siano gli ospiti degli appartamenti a doversi spostare.
Nel frattempo gli enti gestori sono chiamati a predisporre idonee misure organizzative affinché un solo componente del nucleo familiare proceda ad effettuare la spesa ovvero, se possibile, a provvedere direttamente alle esigenze degli ospiti, considerata la prevalenza delle esigenze di tutela della salute dei coabitanti.
Tutte le strutture comunali del welfare, infine, sono state invitate a procedere alla pulizia e sanificazione dei locali.