Operazione “Fuga di gas”: sequestrate 2.700 bombole di GPL contraffatte e pericolose
BARI – Oltre 2.700 bombole di GPL sono state sequestrate dai finanzieri della compagnia di Trani perché imbottigliate illecitamente e non conformi agli standard di sicurezza.
L’attività di indagine, durata diversi mesi, nasce dalla denuncia presentata da una nota azienda a livello internazionale, che produce e distribuisce bombole di GPL ad uso combustione, secondo la quale ditte concorrenti (che invece si occupavano della distribuzione, ndr) si sarebbero appropriate indebitamente di una grande quantità di bombole riempiendole abusivamente con il proprio prodotto e rivendendole anziché restituirle alla società proprietaria.
Le norme vigenti prevedono che le bombole dell’azienda produttrice (le quali recano, a garanzia, il marchio di fabbrica della stessa) devono essere imbottigliate in stabilimenti autorizzati e con i requisiti previsti per la sicurezza. Le indagini svolte dalle Fiamme Gialle hanno accertato come un’ingente quantità di bombole fosse stata oggetto di indebita appropriazione da parte di ditte concorrenti nel ramo della commercializzazione, che le ritiravano vuote presso i rivenditori per poi riempirle abusivamente con il proprio prodotto (a volte anche con un quantitativo inferiore a quello indicato sul recipiente, con ulteriore frode in danno degli ignari acquirenti), ponendole così illecitamente in circolazione ed in vendita anziché restituirle alla società che ne era proprietaria, come previsto dalla legge.
Il numero delle bombole sottoposte a sequestro ammonta a 2.759. Il GPL con cui venivano sistematicamente riempite era diverso da quello di fabbrica e rispetto al marchio impresso sulle stesse. Queste venivano poi immesse – illecitamente – nella distribuzione e poi vendute in tutta la Puglia, in modo fraudolento e con grave pericolo per la sicurezza degli utenti finali, perché, nella maggior parte dei casi, circolavano con collaudi scaduti.