Progetto Urbis, ieri l’incontro con le 66 realtà vincitrici. Romano: “Città più forte e coesa”
Si è tenuto ieri mattina l’incontro tra Paola Romano, assessora alle Politiche educative e giovanili, e i rappresentati dei 66 gruppi ammessi a finanziamento nell’ambito del bando URBIS, il progetto che promuove e sostiene – con un investimento di 2,5 milioni – la creazione di nuove imprese sociali di prossimità nelle aree più fragili della città sotto il profilo socio-economico e urbanistico.
All’incontro hanno partecipato anche i tecnici della ripartizione Peg (politiche educative, giovanili e del lavoro) e lo staff di BaLab, il centro di creazione di start-up di impresa dell’Università di Bari.
”Abbiamo voluto incontrare le realtà vincitrici del bando Urbis – ha detto l’assessora Romano – per fare un punto sul percorso che le vedrà impegnate nei prossimi 18 mesi nell’ambito della più ampia strategia di rigenerazione urbana e attivazione nei quartieri promossa dall’amministrazione comunale. È stata l’occasione per fornire ai gruppi, già costituiti o costituendi, una serie di chiarimenti amministrativi e finanziari e per comunicare loro l’avvio, da gennaio, di alcuni incontri a cura di BaLab e Comune di Bari finalizzati al networking, alla creazione del piano di marketing e comunicazione e alla valutazione degli impatti sociali delle azioni programmate”.
Durante la riunione i partecipanti hanno avuto modo di incontrarsi, di conoscersi e di dialogare. È stato infatti “un momento fondamentale – ha continuato la Romano -, perché questa misura mira alla costruzione di comunità collaborative a scala di quartiere, un processo che presuppone per ciò stesso una forte adesione valoriale. Urbis, non a caso, si ispira al principio di sussidiarietà orizzontale, ossia alla possibilità che gruppi sociali organizzati possano rispondere efficacemente ai nuovi bisogni espressi dalle realtà urbane, affiancando le istituzioni nel loro compito”.
“Stiamo lavorato – ha concluso l’assessora – per individuare ulteriori risorse che ci consentiranno a breve di scorrere la graduatoria e di finanziare i restanti 20 progetti ammessi ma non finanziati ad esito del bando”.
Tutti i progetti ammessi a finanziamento riguardano iniziative d’impresa che opereranno nel campo dell’inclusione sociale attiva, dell’educazione e dell’istruzione, della tutela e promozione del territorio, della radiodiffusione e dell’editoria, della riqualificazione e riuso di beni inutilizzati a fini sociali.
Tra le proposte più innovative ci sono: una palestra popolare, un centro di servizi di oculistica solidale, un laboratorio di integrazione sociale attraverso gli sport acquatici, uno spazio per ciclofattorini, un centro per la pet terapy, un servizio di trasporto sociale per persone con disabilità, un servizio di assistenza domiciliare per anziani, una bottega culturale per il recupero dei mestieri, un orto urbano ecosolidale, un bistrot multietnico sociale con cucina di quartiere, una compagnia di circo under 25 e un centro sperimentale per la pratica teatrale e cinematografica.