Bari, al Policlinico la mostra dedicata al cardiochirurgo pediatrico Giancarlo Rastelli
Un uomo vero, tanto nella vita privata quanto in quella professionale. Questi i connotati del cardiochirurgo pediatrico Giancarlo Rastelli al quale è dedicata la mostra dal titolo ‘La prima carità al malato è la scienza’, organizzata dall’associazione Obiettivo Studenti e presente nello spazio antistante l’aula Magna “De Benedictis” del Policlinico di Bari.
La mostra, inaugurata ieri e visitabile fino a domani, vede tanti pannelli disposti l’uno accanto all’altro che, pieni di statistiche, foto, aneddoti e ricerche, raccontano la vita del medico.
Mai domo di conoscenza e curioso della medicina e della ricerca, Rastelli è ricordato soprattutto per il suo sguardo nei confronti dei pazienti e delle loro famiglie, che disperatamente si rivolgevano a lui.
Molte testimonianze raccontano che lui stesso si ammalava con i suoi pazienti e con essi stessi guariva.
Nativo di Pescara, Rastelli morì a soli 37 anni a causa di alcune complicazioni dopo un linfogranuloma che lo portò a trasferirsi oltreoceano, dove fu uno dei primi pazienti nella storia a sottoporsi alla chemioterapia presso la Mayo Clinic.
La sua morte si registra nel febbraio 1970 a Rochester.
Grande è stato il contributo del medico pescarese in ambito medico: sono infatti note le tecniche Rastelli 1 e 2, utilizzate ancora oggi, utili alla correzione del tronco arterioso e alla trasposizione corretta dei grossi vasi, che hanno rappresentato una mano santa per molti bambini cardiopatici. Queste scoperte valsero al medico tre medaglie d’oro a Washington.
La mostra sarà visitabile fino a domani alle ore 13.00.