Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Decaro: “Non è mai troppo presto per parlare di amore coi nostri figli”
Oggi è 25 novembre, ed è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Proprio per questo inizia oggi il progetto di formazione rivolto a 20 donne vittime di violenza e ospiti del CAV (il centro antiviolenza comunale) che saranno così coinvolte in un percorso di orientamento e inserimento lavorativo.
Le attività comprendono una serie di azioni innovative per contrastare la violenza: dal cohousing agli inserimenti lavorativi, fino a percorsi di formazione volti a promuovere l’autonomia delle donne aiutandole a raggiungere un maggiore empowerment (la conquista della consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte).
Il progetto nasce dall’idea che il lavoro rappresenta un potente strumento attraverso cui rafforzare l’autonomia delle donne vittime di violenza.
Le azioni di orientamento lavorativo, perciò, sono finalizzate ad attivare un percorso di inserimento che, partendo da una prima ricognizione dei bisogni, delle competenze e delle potenzialità, sostenga le donne nella fase di definizione del proprio progetto di lavoro e le accompagni nei primi step dell’esperienza lavorativa.
Il corso di formazione si svilupperà in due moduli: il primo verterà sul tema “Autoimprenditorialità e start-up di impresa”, mentre il secondo sarà un “Laboratorio teorico pratico di produzione di oggetti di artigianato e/o artistici”. Alle lezioni seguirà l’attivazione di un tirocinio professionale.
La realizzazione del programma sarà monitorata per tutta la durata del progetto, così da poter introdurre modifiche o azioni correttive in tempo reale.
“Questo progetto – ha commentato l’assessora Bottalico – risponde in modo innovativo ai bisogni delle donne che troppo spesso restano intrappolate nel dramma della violenza. Consentire loro di emanciparsi dal punto di vista economico e abitativo è un passaggio fondamentale nel necessario percorso di ricostruzione della fiducia in se stesse e avvio dell’autonomia personale. I percorsi saranno individualizzati e supportati anche attraverso la sperimentazione di nuove forme di accoglienza da progettare in maniera personalizzata su richiesta delle utenti”.
Nell’ambito del programma “Generare culture nonviolente”, invece, domani e dopodomani si terranno i cantieri “Rigenerare la Comunità, Ristorare le Relazioni. Esperienze, bisogni e proposte”: due giornate fitte di riflessioni e seminari multidisciplinari su molteplici temi, dalle relazioni alle comunità, dalle generazioni ai linguaggi.
Per conoscere il programma completo della tre-giorni, vi rimandiamo al nostro precedente articolo.
L’Osservatorio Nazionale Adolescenza testimonia che 1 ragazza su 10 è stata aggredita verbalmente dal proprio fidanzato, spesso per futili motivi; 1 su 20 è stata addirittura picchiata. 1 su 5 ha subìto scenate di gelosia per il suo abbigliamento o per essere stata troppo espansiva con altre persone, a detta del fidanzato. Il 17% dei ragazzi, infine, controlla di frequente lo smartphone della fidanzata, per verificare messaggi e chiamate. In 3 casi su 4, la ragazza decide di perdonare questi comportamenti.
“Pensiamoci quando la mattina accompagniamo i nostri figli adolescenti a scuola – ha scritto stamattina il sindaco Decaro -, chiediamoci cosa gli abbiamo insegnato riguardo l’amore e il rispetto, chiediamoci e soprattutto chiediamo loro se sono innamorati, cosa sentono quando sono con la fidanzata o il fidanzato, chiediamo loro cosa succede quando litigano. ‘Ai miei figli non può succedere’ vale solo come scusa per noi genitori quando andiamo sempre troppo di fretta e quando pensiamo che sia troppo presto per parlare d’amore con i nostri figli.
Purtroppo invece la violenza, così come l’amore, non ha età, sesso, razza o religione. Non è mai troppo presto per parlare di amore con i nostri figli”.