Bari, parte la sperimentazione della circolazione dei veicoli a propulsione elettrica
È stata approvata quest’oggi, dalla giunta comunale, la delibera che vede l’adesione da parte del Comune di Bari alla sperimentazione – della durata di 12 mesi – della circolazione dei dispositivi di micromobilità elettrica in ambito urbano.
Questa sperimentazione conta già una planimetria nella quale sono indicati i tratti di strada prescelti.
L’esperimento prenderà il via nel momento in cui verrà installata la segnaletica verticale, subito dopo la pubblicazione di un’apposita ordinanza di prossima emissione.
Nel contesto di questa iniziativa, a sfrecciare tra le strade coinvolte della nostra citta saranno hoverboar, segway e monowheel affiancati da dispositivi non autobilanciati come il monopattino.
Questo provvedimento si rifà alla volontà da parte del governo di sostenere sempre più la mobilità ecosostenibile al fine di contrastare problematiche molto diffuse come l’inquinamento atmosferico e il congestionamento urbano che vede nel traffico la sua principale causa.
“Abbiamo cercato di coinvolgere gran parte del centro cittadino – spiega l’assessore Galasso – e alcune porzioni dei quartieri a ridosso del centro dove c’è una maggiore concentrazione di uffici e quindi, verosimilmente, una maggiore utenza di micromobilità che potrebbe trovare comodo spostarsi con mezzi elettrici. I quartieri interessati a tale progetto nella loro interezza saranno: Murat, Umbertino, Madonnella e Bari Vecchia, mentre il Libertà lo sarà per una parte significativa”.
Alcuni assi stradali di scorrimento presenti nei suddetti distretti della città, proprio perché sono importanti arterie del traffico cittadino, non potranno essere parte integrante della sperimentazione.
Nelle aree pedonali sarà possibile circolare con i mezzi elettrici, con l’eccezione di via Sparano, che si è scelto di non comprendere in considerazione della fortissima concentrazione di pedoni che quotidianamente la percorrono.
I mezzi elettrici potranno essere utilizzati su altre aree pubblichi pedonali quali via Argiro, piazza Cesare Battisti, piazza Umberto, piazza Garibaldi, piazza Massari, oltre che su tutte le piste ciclabili che permettono di raggiungere le zone 30 nel centro città, nel rispetto dei limiti imposti dal decreto ministeriale.
All’interno dell’area complessiva di sperimentazione sono presenti ampie zone parcheggio e autosilo, nei quali si potrà lasciare l’auto per poi spostarsi comodamente con mezzi elettrici. Basti pensare ai park&ride di corso Vittorio Veneto, di fronte ai quali si articola una pista ciclabile che raggiunge il Castello Svevo e quindi il centro cittadino, o all’autosilo di via Crispi (anch’esso collegato con una ciclabile) o ancora a quelli di piazza Balenzano, piazza Cesare Battisti e al park&ride di Pane e Pomodoro, tutti allocati all’interno o in prossimità dell’area di sperimentazione.
“Si tratta – dice l’assessore – di una sperimentazione ampia, che ci consentirà di valutare l’efficacia di questo nuovo sistema di mobilità e della segnaletica correlata, secondo quanto previsto dal decreto. Entro la fine dell’anno saranno montati tutti i cartelli segnaletici occorrenti che segnaleranno correttamente gli spazi aperti alla sperimentazione dei nuovi sistemi di micromobilità. A quanti fossero interessati all’acquisto dei dispositivi elettrici consigliamo comunque di prestare molta attenzione nella scelta della tipologia, optando per i modelli correttamente rispondenti alla normativa che prevedono la regolazione automatica della velocità ridotta – a 6 o 20 km/h a seconda che si tratti di aree pedonali o zone 30 – per non incorrere in possibili sanzioni. Ad oggi non è possibile ancora parlare di dispositivi di micromobilità omologati, bensì di conformità degli stessi a quanto previsto dal decreto ministeriale. È infine importante – conclude Galasso – chiarire che fino all’inizio della sperimentazione l’uso su spazi pubblici di questi dispositivi non è ancora consentito e, conseguentemente, è sanzionabile. Ancora qualche settimana di pazienza e presto anche Bari sarà interessata da questa importante innovativa forma di mobilità urbana”.