Malattie rare, l’UniBa detta le nuove linee guida sulle teleangectasia emorragica
La teleangectasia emorragica ereditaria è una malattia rara che, in Puglia, colpisce ogni anno circa 800/1000 persone, in media un cittadino ogni cinquemila.
A tale riguardo l’Università degli studi di Bari, in particolare la Scuola di Medicina, detta, a livello internazionale, le linee guida per tale patologia.
È stato infatti il professor Carlo Sabbà, direttore del dipartimento di Medicina Interdisciplinare ed esperto di tale malattia, di ritorno da un convegno tenutosi a Toronto, a fornire importanti spiegazioni sulla suddetta malattia.
“Le malattie rare – ha detto Sabbà (in foto) – sono un problema sociale molto importante, perché prese singolarmente possono essere effimere, ma sommate rappresentano il 10% della patologia mondiale. Oggigiorno i governi si sono resi conto di tale problematica e, di conseguenza, c’è maggiore attenzione per esse. La HHT, acronimo inglese della Teleangectasia, colpisce il sangue e, come per tutte le malattie, si disegnano delle linee guida che sono seguite a livello internazionale”.
“A Toronto – ha raccontato il professore – abbiamo stilato dei nuovi metodi per fronteggiare la malattia, della quale conosciamo bene due aspetti che sono la genetica e la patogenesi, mentre nascono nuove teorie volte a rendere migliore la qualità di vita dei pazienti: gli anticorpi monoclonali, per esempio, giocano un ruolo importante per la HHT. Sono state stilate infatti delle nuove terapie collaudate da un ampio screening utile alla diagnostica. Solo 2-3000 dei ventimila casi patologici che si registrano in Italia sono seguiti e riconosciuti. È necessario quindi far emergere il numero notevole di questi casi”, ha concluso Sabbà.