Omaggio a Giovanni Capaldi, fondatore del Conservatorio Piccinni: a 50 anni dalla morte una mostra, un libro e un concerto
Un concerto, una mostra e un libro. Tutto per ricordare, a 50 anni dalla scomparsa, Giovanni Capaldi, fondatore dell’Istituto Piccinni, oggi Conservatorio Statale di Musica.
La mostra sarà inaugurata domani, 29 ottobre, alle 18, nel Foyer dell’Auditorium Nino Rota: un inedito percorso espositivo alla scoperta di Giovanni Capaldi (Bari, 1889-1969).
L’iniziativa è stata realizzata sotto l’egida di un comitato promotore, formato da Maruzza Capaldi, Franco Chieco, Dinko Fabris, Carlo Goldstein, Rino Marrone, Michele Marvulli e Gianpaolo Schiavo.
La mostra è curata dalla prof.ssa Maria Grazia Melucci, docente e responsabile didattico-scientifica della Biblioteca musicale del Conservatorio “N. Piccinni” e si è valsa della consulenza musicologica del prof. Dinko Fabris, musicologo di fama mondiale e docente universitario presso l’Università della Basilicata.
L’architetto Arturo Cucciolla, già docente presso il Politecnico di Bari, ne ha curato il progetto di allestimento, l’elaborazione grafica e fotografica.
La mostra sarà visitabile, dopo l’inaugurazione di domani, dal 30 ottobre al 30 novembre, domeniche escluse, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19, con ingresso gratuito; sarà possibile programmare visite guidate.
L’Esposizione racconta, attraverso la doppia esposizione di documenti originali e riproduzioni su pannelli didascalici, la biografia di Giovanni Capaldi, musicista, giornalista, fondatore e docente dell’Istituto Musicale Piccinni, poi Liceo e poi Conservatorio, svelandone aspetti della sua personalità fino ad ora sconosciuti.
In particolare viene evidenziato il ruolo chiave di Giovanni Capaldi, “intellettuale e musicista”, nella Bari della prima metà del Novecento, una città in forte sviluppo culturale, che vide il critico musicale fortemente impegnato per dar vita a iniziative di fondamentale importanza per la storia della città, non a caso realizzate nello stesso anno: la creazione dell’Istituto Musicale “Piccinni” in via Melo (poi Liceo Musicale e infine Conservatorio di Stato dal 1960) e l’apertura lungamente preparata dell’Università degli Studi.
La mostra attinge dal prezioso archivio di famiglia oggi intitolato a Giovanni Capaldi, vero scrigno di materiali iconografici e documentari che non solo raccontano la vita del fondatore, ma anche quella della Bari musicale e intellettuale della prima metà del Novecento.
L’evento sarà impreziosito da un concerto, che si svolgerà alle 19 nella Saletta dell’Aditorium “Nino Rota”, curato dalla prof.ssa Angela Annese ed eseguito da giovani allievi ed ex allievi del Conservatorio che suoneranno brani di musica vocale e strumentale di autori pugliesi: La Rotella e Gervasio - le cui vicende biografiche si sono intrecciate con quelle di Capaldi – Millico, Paisiello, Giuliani, Van Westerhout e Piccinni.
A organizzare il tutto l’Associazione Recherce di Bari, presieduta da Maruzza Capaldi, in collaborazione con la Regione Puglia – Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio.