A Valenzano il ricordo di Nicola Ruffo. Michele Emiliano: “Persona straordinaria”
BARI – Il 6 febbraio del 1974 Nicola Ruffo stava rientrando dal lavoro quando assiste a una rapina in una tabaccheria. Senza esitazione, Nicola entra per aiutare la proprietaria minacciata con una pistola. Uno dei rapinatori spara, un solo colpo, che va dritto al cuore. Quella sera, a 44 anni, Nicola Ruffo lascia la moglie Maria e le sue due figlie, Pasqualina e Paola, di appena 11 e 9 anni.
Oggi a Valenzano è stato dedicato il presidio locale dell’associazione “Libera contro le Mafie” alla memoria di Nicola Ruffo, vittima innocente di mafia. All’intitolazione anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Libera unisce le storie delle famiglie innocenti colpite dalla criminalità e ha questa caratteristica: mette insieme tante debolezze per farne una forza”, ha detto l’ex magistrato, che ha proseguito: “Dovete immaginare che da un secondo all’altro tutto cambia e non è più uguale a prima. Noi non sappiamo e non lo sapremo mai che cosa sarebbe potuto accadere se qualcuno non si fosse inserito nella vita degli altri e gliela avesse stravolta. Oggi dedichiamo questo presidio a una persona straordinaria, straordinaria nella sua quotidianità, nel suo piccolo. Chiunque di noi educato in una certa maniera come lo era Nicola Ruffo, reagisce di fronte al sopruso e alla violenza in una certa maniera, non voltandosi dall’altra parte. Oggi siamo
qui ad onorare questo presidio nel suo nome e nel ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia, la Regione Puglia è presente e sostiene queste attività”.