Libri, presentazione di ‘In Bilico’ in Cattedrale: a confronto luci ed ombre della marginalità
BARI – La marginalità è un fenomeno che rispecchia tutti i quartieri di Bari, ma quella della città vecchia è particolare: il borgo antico, pur essendo il fulcro del capoluogo pugliese, per lungo tempo è stata relegato come zona di periferia.
Partendo dal libro “In Bilico, viaggio nella marginalità”, edito da Progedit e presentato l’altro giorno nel salone della Cattedrale di Bari, si è discusso delle situazioni di sofferenza e delle forme di marginalità presenti nel quartiere insieme all’autore del libro-indagine, Nicola Schingaro, don Franco Lanzolla, parroco della chiesa Cattedrale, e il giornalista Enzo Quarto. Si sono registrati gli interventi del sindaco di Bari, Antonio Decaro, e dell’arcivescovo di Bari-Bitonto, Mons. Francesco Cacucci.
Attraverso la lettura di alcune pagine del testo scritto dal sociologo e urban planner si è fatta luce sulle zone d’ombra che caratterizzano la vita del borgo antico, mettendo in evidenzia anche le storie di riscatto, gli esempi di comunità inseriti in una rete sociale virtuosa. Ad allargare la zona d’ombra – come ricorda Schingaro – sono le difficoltà economiche e la disoccupazione, che obbligano molti abitanti a “tirare a campare”. Marginalità è quindi associata alla logica del sopravvivere che spesso può portare sulla strada della criminalità come unica alternativa. Un punto di riflessione importante è la consapevolezza di chi delinque ad avere delle resistenze interiori rispetto all’atto deviante. Don Franco, poi, sofferma il discorso sul ruolo della famiglia, incentrato su un sistema “matriarcale”. La nonna, la mamma, sono molto più presenti degli uomini ed è la donna a tenere le redini della casa, oltre che dell’aspetto sociale in cui tende proteggere il maschio, avendo un ruolo da mediatore. Inoltre l’assenza educativa dell’uomo in casa permette al giovane figlio di ritrovarsi facilmente in situazioni devianti. Anche rispetto alla religione si percepisce un aspetto devozionale, una logica limitata alla consegna del sacramento, ma poi si tende a non voler vivere un vero e proprio cammino per un pregiudizio generale che allontana dal proprio “gruppo”. I modelli negativi attirano, ma, come ha poi ricordato il sindaco Decaro, esistono tantissimi cittadini onesti che hanno a cuore il loro quartiere. Il primo cittadino valorizza la presenza dell’oratorio della Cattedrale che impegna giovani, bambini, ragazzi e si antepone come modello culturale. E’ una rete che nasce anche dal valore dell’ascolto: il sindaco stesso ricorda quanto sia stato importante per lui ascoltare la gente. Molti aspetti analizzati durante la presentazione di “In Bilico” possono essere trasferiti agli altri quartieri della città. Lo ha evidenziato l’arcivescovo Cacucci dicendo che a lungo Bari vecchia è stata sinonimo di marginalità, ma questo in realtà è solo uno stereotipo che non mette in luce la bontà, la bellezza, l’impegno di tantissima gente. Tale stereotipo, in fondo, caratterizza ogni quartiere.