Bari, arrestati mandante ed esecutori dell’omicidio di Michele Ranieri (11 settembre)
Tre persone sono stare arrestate, questa mattina, perché ritenute coinvolte nell’omicidio di Michele Ranieri, avvenuto a Enziteto lo scorso 11 settembre.
I tre – tutti finiti in carcere – sono Saverio Faccilongo (33 anni), Saverio Carchedi (21 anni) e Giovanni Sgaramella (34 anni), esponenti del clan Strisciuglio e ritenuti organici all’articolazione di quel sodalizio egemone nel quartiere Enziteto.
Gli arrestati sono ritenuti responsabili, in concorso con terzi (ancora in fase di identificazione), dell’omicidio del pregiudicato Michele Ranieri, 39enne, detto “gamuff”, organico all’articolazione del quartiere Carbonara del medesimo cartello criminale.
Faccilongo è ritenuto essere elemento apicale del sodalizio operativo ad Enziteto, anche se da tempo detenuto in un istituto penitenziario del centro Italia.
Dalle indagini è emerso come costui, benché recluso in regime detentivo ordinario dovendo scontare una precedente pena detentiva, attraverso il possesso clandestino di telefoni cellulari fraudolentemente introdotti in carcere, avesse proseguito a dirigere la struttura criminale di appartenenza, ricevendo comunicazioni e veicolando ordini dal carcere diretti ai numerosi gregari in stato di libertà, nonché concordando e condividendo le strategie criminali ordite dagli elementi apicali della vasta e ramificata organizzazione mafiosa di riferimento.
Già da agosto è stato possibile documentare il crescente volume di messaggi di testo e conversazioni telefoniche intercorso tra i destinatari dell’odierno provvedimento, avente per oggetto i dissapori sorti tra i rappresentanti delle consorelle articolazioni del quartier Enziteto e Carbonara, derivanti da incomprensioni sorte in relazione alla ripartizione dei proventi delle attività illecite e sostanziali contrasti personali tra gli elementi apicali delle due frange criminali, datati nel tempo e resi più acuti dal conseguente clima di sospetto reciproco venutosi a creare.
Faccilongo aveva stabilito, attraverso questo meccanismo di messaggi e comunicazioni tramite telefoni clandestini, che i propri seguaci eseguissero una spedizione punitiva nei confronti di uno dei gregari del Baresi Carlo Alberto, rivale esponente della fazione del quartiere Carbonara, pure lui recluso.
In tale quadro, la sera dell’11 settembre scorso il Ranieri, convocato nel quartiere Enziteto con la scusa di un chiarimento verbale, è rimasto vittima di agguato, eseguito da Carchedi e Sgaramella, che hanno esploso contro di lui 4 colpi d’arma da fuoco cal. 9 mm., attingendolo alle gambe.
Inutile è risultato il tentativo della vittima di fuggire a piedi nei vicoli del quartiere, poi raggiunta e colpita a morte da altri 4 colpi a distanza ravvicinata.
Proseguono le indagini finalizzate ad identificare altri correi del Carchedi e dello Sgaramella.