‘Hate Speech’ nella comunicazione politica: a Bari tre giorni di lezioni, incontri e dibattiti
A lezione di…hate speech. Si terrà a Bari, infatti, dal 26 al 28 settembre prossimi la Summer School incentrata hate speech (letteralmente “discorso d’odio”) nella comunicazione politica.
La tre-giorni di lezioni sarà curata dal Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari ‘Aldo Moro’, con il sostegno del Corecom Puglia.
“È noto – si legge in una nota – che il trasferimento del dibattito politico sulle piattaforme digitali abbia condotto ad una polarizzazione delle sensibilità che rende i social network un ambiente spesso aggressivo, rissoso, incline alla diffusione di contenuti discriminatori”.
La domanda, anzi le domande, che si pongono gli organizzatori (e che saranno oggetto di dibattito), sono: “Esiste un’alternativa all’hate speech o è un destino della politica online? Quale spazio i social media offrono per esprimere o organizzare il consenso elettorale anche con meccanismi di condivisione, partecipazione, attivazione fondati su emozioni positive, ‘a favore’ e non ‘contro’?”
Previsto il contributo teorico ed empirico di sociologi e psicologi della comunicazione, l’esperienza sul campo di giornalisti e spin doctor e la testimonianza di esponenti politici.
Alle lezioni prenderanno parte: Giovanna Leone, professoressa di Psicologia Sociale all’Università La Sapienza, Ivana Nasti, responsabile del Servizio ispettivo, registro e Corecom dell’AgCom, Dino Amenduni, consulente politico, Lorena Saracino, presidente Corecom Puglia, Stefano Cristante, professore di Sociologia della Comunicazione dell’Università del Salento, Cristopher Cepernich, ricercatore di Sociologia della Comunicazione e direttore dell’Osservatorio sulla Comunicazione Politica e Pubblica dell’Università di Torino.
Sabato 28 – ultimo giorno della Summer Schoool, i lavori saranno chiusi dalla tavola rotonda “Il linguaggio d’odio in politica: a chi fa male e come farne a meno”, con la partecipazione di Maria Elena Boschi (parlamentare PD), Antonio Palmieri (parlamentare FI), Stefano Bronzini e Giuseppe Elia (Università di Bari).