Max Gazzè chiude il Festival Costa dei Trulli con il suo “On the road” tour
Mescolate un pizzico di ironia, una fetta di sarcasmo e una bella spruzzata di poesia. Poi aggiungete arrangiamenti raffinati e partiture eclettiche. Tutto questo è Max Gazzè.
Il talentuoso cantautore romano ha chiuso il Festival Costa dei Trulli con uno scoppiettante concerto che si è tenuto sabato 31 agosto alla Banchina Solfatara di Monopoli.
Sul palco gli ormai affezionati musicisti: Giorgio Baldi alle chitarre, Dedo alla tromba e alla chitarra, Clemente Ferrari alle tastiere e Cristiano Micalizzi alla batteria.
E giusto per non farsi mancare nulla una piccola sezione fiati costituita da tre elementi che ha vestito con sonorità potenti e ariose la corposa scaletta.
Si apre con L’origine del mondo, a cui seguono Quel che fa paura, Annina, I tuoi maledettissimi impegni, Il solito sesso, Eclissi di periferia, Teresa, Raduni ovali, Vento d’estate, Adesso stop, L’uomo più furbo, L’amore non esiste (che tutti ricordiamo cantata insieme a Nicolò Fabi e Daniele Silvestri), A cuore scalzo, Cara Valentina, Il timido ubriaco, La leggenda di Cristalda e Pizzomunno (splendido esempio di come a Sanremo si può alzare l’asticella), Mentre dormi, Ti sembra normale, La favola di Adamo ed Eva, Sotto casa.
Tre i bis concessi con generosità: La vita com’è, Una musica può fare e Posso (incisa in duo con Carl Brave), eseguita in una originalissima versione acustica, a chiusura di un concerto impeccabile e travolgente, grazie anche all’efficacissimo gioco di luci e alle ammalianti e coloratissime grafiche proiettate a fare da scenografia.