BARI – Due terlizzesi sono stati colti in flagranza di reato e denunciati dai carabinieri per illecita combustione di rifiuti.
Due gli episodi in cui sono intervenuti i militari dell’Arma, entrambi scaturiti da segnalazioni telefoniche nelle quali diversi cittadini lamentavano l’aria irrespirabile e la presenza del tipico odore acre della combustione di materiale plastico.
Il primo episodio è avvenuto in contrada Specchia, dove una pattuglia, giunta sul posto e dopo aver seguito un’intensa colonna di fumo nero proveniente dalla sede di un’azienda, ha colto sul fatto un dipendente della stessa impresa intento a gestire le fiamme di un rogo da lui stesso appiccato poco prima. Una volta fatte spegnere le fiamme, i militari hanno messo in sicurezza l’area. Tra i residui dell’incendio sono stati trovati diversi frammenti plastici carbonizzati di varia provenienza, per lo più materiale da imballaggio, oltre che resti di scarpe, metalli e polistirolo. Dopo i rilievi, i rifiuti rimasti sono stati sequestrati dai militari dell’Arma.
Situazione simile è accaduta ieri in un fondo agricolo in contrada Cesano. Un coltivatore cinquantenne è stato infatti sorpreso nel dare alle fiamme materiale plastico di varia natura non più utilizzabile. Anche in questo caso i carabinieri, dopo aver provveduto a far spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l’area, hanno effettuato i dovuti rilievi.
Per i due uomini è scattata la denuncia a piede libero. Salgono così a quattro le persone denunciate negli ultimi sei mesi, tutte di originarie di Terlizzi e alcune delle quali facenti capo ad aziende produttive del posto, per il reato di illecita combustione di rifiuti