Al via gli esami di maturità: 1 studente su 6 pensa (erroneamente) di trovare le tracce su internet. VIDEO
BARI – Domani iniziano gli esami di maturità. L’unica certezza per i maturandi è che usare lo smartphone durante le prove comporta l’esclusione dall’esame e quindi la bocciatura.
Sul resto il rischio fake news è dietro l’angolo: ogni anno, infatti, tra gli studenti si diffondono informazioni errate in merito alle procedure d’esame. Secondo alcuni diventa possibile conoscere le tracce in anticipo attraverso internet: la ricerca di fantomatiche anticipazioni sui testi d’esame fa perdere tempo e denaro.
Dall’annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net, su un campione di circa 3.000 studenti del quinto anno, risulta che 1 su 6 crede di poter trovare su internet le tracce delle prove d’esame, mentre 1 su 5 (non ridete, per favore) è convinto che la polizia controlli i telefonini degli studenti per scoprire chi sta copiando. Tutto ciò è naturalmente fantasioso perché il controllo della rete non avviene con queste modalità.
Per l’undicesimo anno consecutivo la polizia postale e delle comunicazioni, in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro”, con l’obiettivo di debellare il fenomeno delle fake news, bufale e leggende metropolitane ed evitare che gli studenti, oltre a perdere tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della “soffiata giusta”.
Dal 2014 ad oggi si può notare una riduzione del fenomeno: prima, infatti 1 su 3 era convinto di poter conoscere le tracce d’esame in anticipo su internet. L’ampio utilizzo dei social media impone, comunque, di non abbassare la guardia. Anche perché ogni anno gli studenti cambiano, per cui è necessario ripetere i messaggi.
Purtroppo le false credenze non terminano qui: il 42% teme di poter essere “perquisito” dai professori di commissione e circa il 19% crede che la scuola sarà “schermata” per impedire ai cellulari di connettersi ad internet. Non meno rilevante il dato di quell’8% dei maturandi che, invece, si aspetta di trovare commissari d’esame dotati di strani dispositivi di rilevamento magnetico per i cellulari. Gran parte dei ragazzi è cosciente che utilizzare il telefonino equivale all’espulsione dalle prove d’esame (92%), mentre rimangono incertezze per quanto riguarda ciò che è ammesso o vietato durante la maturità. Per il 31% dei ragazzi, infatti, non costituisce reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno, mentre la prova è in pieno svolgimento.
L’iniziativa “antibufale” si serve delle forme di comunicazione e degli strumenti preferiti dai giovani per veicolare i messaggi di sensibilizzazione, ed è finalizzata ad aiutare i ragazzi ad affrontare l’esame con maggiore serenità, confidando nei propri mezzi e nella preparazione che hanno ricevuto durante gli anni passati a scuola, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame.
A questo scopo è stato realizzato un video (che incorporiamo in questo articolo) in collaborazione con Skuola.net e lo youtuber Nikolais, diffuso anche su Facebook, Instagram e Youtube. Un contenuto ironico che passa in rassegna le tipologie di studente più diffuse: dall’ansioso al “selfista”, passando per il “tanto non lo chiede” e il credulone.
La notte che precede l’esame tantissimi ragazzi perdono il proprio tempo sulla rete nella speranza di conoscere le tracce con qualche ora di anticipo, ed è proprio per questo che gli operatori del Commissariato di P.S. online sono a disposizione dei maturandi per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in rete nelle ore immediatamente precedenti la prima prova d’esame.