A Bari la mostra di Giorgio Celiberti in ricordo dei bambini ebrei morti nei lager nazisti. Le foto
E’ stata inaugurata questo pomeriggio, nella galleria Divitas di Bari, “Il dovere della memoria”, la mostra personale dell’artista friulano Giorgio Celiberti.
Celiberti nasce a Udine nel 1929 da genitori pugliesi e già a 19 anni prende parte alla Biennale di Venezia, ritenuta la massima aspirazione di tutti gli artisti. Ma si ricordano sue permanenze anche a Parigi, Bruxelles e Londra. Vanta ben 5 partecipazioni alla Quadriennale di Roma, oltre nuove presenze alle Biennali veneziane. Nel 1989 tiene una mostra personale al Grand Palais di Parigi, in Francia.
Nel 1965 visita il lager di Terezin, in Repubblica Ceca, dove migliaia di bambini ebrei, prima di essere trucidati dalla furia nazista, avevano impresso sui muri con graffiti testimonianze della loro tragedia: una sorta di diario infernale che costituì uno shock emotivo indescrivibile per il giovane artista, tanto da rappresentare una svolta radicale nella sua pittura. I disegni incisi sui muri, quei cuoricini, quelle farfalle simbolo di una libertà coartata, quelle “X” con le quali i piccoli reclusi conteggiavano i giorni della prigionia si impressero per sempre nella sua mente e ancora oggi campeggiano sulle opere che il grande maestro produce. “Quello fu il momento più drammatico della mia storia di pittore”, disse Celiberti in una testimonianza.
Questo è il significato del titolo della mostra da ritenere per la città di Bari non solo un evento culturale o una proposta estetica, ma anche e soprattutto una testimonianza di altissimo valore etico.
L’esposizione, allestita sino al prossimo 6 dicembre, è patrocinata dalla Regione Puglia e dal Comune di Bari.
Sarà possibile visitare la mostra tutti i giorni, domenica escluso, dalle 10.30 alle 13 e dalle 17.30 alle 21.