Bari, usura ed estorsione ai mercati rionali: in manette pregiudicato e commerciante. I nomi
All’alba di oggi, a Bari, gli agenti della polizia di Stato hanno arrestato due uomini, di 59 e 44 anni, ritenuti responsabili, in concorso, di usura ed estorsione. Si tratta di Nicola Santoro, detto il “Koyote”, e Giuseppe Intranò.
Le indagini hanno permesso di appurare la fondatezza di alcune segnalazioni anonime su usura ed estorsioni nei mercati rionali della città.
Forti della parentela con un noto pregiudicato locale, gli arrestati sarebbero riusciti ad imporre alla vittima – un piccolo commerciante ambulante che aveva da loro ottenuto un esiguo prestito – pagamenti a tasso usurario così gravosi da condurlo a cedere la propria attività commerciale e diventare di fatto, un loro “dipendente”.
Uno dei due indagati avrebbe così potuto aggirare il meccanismo di controllo, da parte dell’Autorità Comunale, della licenza, della quale non avrebbe potuto altrimenti ottenere la titolarità.
Gli accertamenti hanno permesso di documentare come i due arrestati si recassero ogni settimana presso la bancarella della vittima, “prelevando” parte dei profitti, frutto del lavoro dell’ambulante. Numerose sono state le persone ascoltate, tutte restie a fornire informazioni sulle condotte criminali in atto.
I fatti si sarebbero sviluppati, ininterrottamente, nel corso degli ultimi 11 anni, durante i quali la vittima sarebbe stata obbligata a versare ai suoi estorsori una “rata” settimanale che, nel corso del tempo, ha portato a versamenti illeciti per un importo superiore a 148.000 euro.