Bari, un prelievo al dito svela in anticipo la presenza dell’epatite C
Un semplice test ematico attraverso una puntura al dito che permette in pochi minuti di rilevare la presenza o meno dell’epatite C nelle persone affette da tossicodipendenza.
La Asl Bari – con il suo dipartimento di Dipendenze patologiche (DDP) – è uno dei pochi centri a livello nazionale dove, grazie all’impiego di un’apparecchiatura all’avanguardia, è possibile ottenere una diagnosi immediata della patologia epatica nei soggetti a rischio.
La campagna di prevenzione è curata dallo staff medico e infermieristico della Unità operativa complessa dell’area Sud del DDP e rientra nell’ambito del progetto nazionale SoS (Screening_on_Serd), dedicato alle popolazioni “speciali”, basato su prevenzione e informazione e coinvolge per il momento i pazienti in cura nel Serd Putignano.
In appena 3 settimane dall’avvio del progetto ad oggi sono stati già sottoposti a screening gratuito già 180 persone, di cui il 10% è stato indirizzato in tempi precoci al trattamento farmacologico.
L’eradicazione dell’epatite C è una priorità a livello di sanità pubblica, come stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e deve essere attuata entro il 2030. Da qui il ministero della Salute – a partire da febbraio di quest’anno – ha introdotto lo screening nazionale in modo tale da inviare al trattamento precoce della popolazione infetta ed evitare le complicazioni della malattia epatica avanzata, delle manifestazioni extraepatiche nonché di interrompere la circolazione del virus e impedire la diffusione dell’infezione.
Il dispositivo per gli esami ha le dimensioni di un pc portatile e in pochi minuti, attraverso un prelievo sierologico dal dito del paziente fornisce il referto.
I pazienti positivi alla presenza del virus vengono inviati alla cura attraverso un contatto diretto e una immediata presa in carico presso l’ambulatorio territoriale distrettuale. Possono inoltre contare sul supporto di educatori impegnati in consulenze mirate su educazione sanitaria e comportamenti responsabili e sicuri, e prevenzione delle altre malattie infettive compresa l’infezione da SARS-Cov-2