Strage di Capaci, 29 anni dopo. Anche Bari ricorda l’attentato in cui morì il giudice Falcone
Questa mattina l’amministrazione comunale ha ricordato il 29° anniversario della strage di Capaci, l’attentato in cui – per mano di Cosa Nostra – persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Diverse sono state le deposizioni di corone d’alloro in vari luoghi della città dedicati al ricordo dei martiri di questo tragico evento che ha segnato, al contempo, il risveglio della coscienza civile in tutto il Paese.
Alle 10 l’assessora alle Culture, Ines Pierucci, ha deposto una corona d’alloro nel giardino Morvillo, tra largo 2 giugno, via della Resistenza e via della Costituente.
Lì vicino, in via Falcone e Borsellino, alle 10.15, ha fatto la stessa cosa l’assessore al Patrimonio, Vito Lacoppola.
Alle 10.45 è toccato alla presidente del IV Municipio, Grazia Albergo, che ha deposto una corona d’alloro in via Rocco Dicillo, a Carbonara, nell’aiuola dove è ubicata la targa “Per non dimenticare”.
Alle 11 Carla Palone, assessora allo Sviluppo Economico, ha deposto una corona nel guardini Peppino Impastato, a Catino.
La commemorazione proseguirà nel pomeriggio, alle 17.58, orario in cui scoppiò l’ordigno che ammazzò il giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta: il sindaco di Bari Antonio Decaro osserverà un minuto di silenzio all’ingresso di Palazzo di Città.