Nasce la prima associazione pugliese di ristoratori e addetti alla somministrazione di cibi e bevande
E’ nata lo scorso 26 marzo, dinnanzi al notaio Francesco Petrera, la prima associazione di ristoratori e addetti alla somministrazione di alimenti e bevande di Puglia.
L’associazione – fanno sapere i promotori – ha già raggiunto, in pochissimo tempo, circa “cento adesioni di professionisti del settore da tutta la Regione”
“In un periodo storico estremamente delicato e all’indomani dell’ennesimo provvedimento restrittivo – scrivono in una nota i ristoratori pugliesi – abbiamo scelto di non restare fermi a guardare. Abbiamo quindi deciso, come mai è stato fatto sinora, di associarci democraticamente e di fare fronte comune per affrontare al meglio questa situazione così drammatica, delicata e cruciale, costituendo questa associazione”.
Siamo “stanchi della scarsa considerazione riservataci dalle istituzioni”, scrivono ancora i ristoratori, che continuano: “Vogliamo invertire la rotta e restituire dignità ad un settore che, da sempre in sinergia col turismo, rappresenta il fiore all’occhiello della tanto decantata bellezza pugliese. L’intero comparto è ormai sull’orlo del collasso e l’ultimo DL Sostegni non è altro che l’ennesima inadeguata forma di ristoro, non sufficiente, nemmeno in minima parte, a riparare il danno che tutti noi abbiamo subito in questo anno di chiusure e restrizioni. Questa situazione, inoltre, rischierà concretamente di costringerci a licenziare tantissimi dei nostri dipendenti, dandoci l’ingrato compito di lasciare intere famiglie senza alcun tipo di sostentamento”.
Due le principali richieste rivolte alle Istituzioni. In primis l’essere esonerati dal pagare gli ingenti costi fissi mensili per i mesi di chiusura forzata, in secundis la richiesta di un confronto con gli Enti locali, i Comuni e la Regione, “in un’ottica presente e futura sempre nel pieno rispetto dei principi di legalità e democrazia partecipata”.
“Riteniamo quindi – conclude la nota della neonata Associazione Ristorazione Puglia -, che i tempi siano maturi per associarci, uniti e compatti, consci di rappresentare un comparto strategico per lo sviluppo della Regione Puglia e di doverci tutti assieme impegnare affinché, sin da oggi, venga restituita piena dignità ad un settore che è stanco, ferito, ma non per questo meno desideroso di volersi riprendere con la professionalità e l’impegno da sempre dimostrati”.