Bari, sequestrati a Carrassi 112 chili di “amnesia haze”, marijuana di qualità superiore
Erano pronti ad inondare le piazze di Bari con 112 chili di “amnesia haze”, marijuana di qualità superiore (cioè con un contenuto di THC pari al 20%), che provoca forti effetti psichedelici, diventata ormai nota nel mondo degli assuntori. Per loro sfortuna, però, tre uomini, rispettivamente di 30, 25 e 41 anni, tutti di Bari sono stati scoperti e arrestati dai carabinieri prima che potessero farlo.
Già da qualche giorno, infatti, i militari stavano monitorando i movimenti che i tre facevano a ridosso dei garage di un condominio nel quartiere Carrassi, dal quale uscivano con auto prese a noleggio.
I movimenti sono diventati sempre più sospetti quando è giunto nel garage un furgone di una nota ditta di noleggio.
Ai militari dell’Arma, appostati in un servizio di osservazione, non è sfuggito come, mentre uno di loro si era posizionato a fare da vedetta, gli altri due hanno portato delle borse dal box condominiale, dove era stato parcheggiato il furgone, all’interno di un’utilitaria.
Così hanno deciso di fare irruzione, bloccando subito i tre uomini che, sorpresi dal repentino intervento dei carabinieri, non hanno opposto nessuna resistenza.
Sull’utilitaria noleggiata i militari hanno trovato diverse borse con all’interno 25 confezioni in cellophane da un chilo l’una di amnesia.
Ma la sorpresa dei militari non è stata per i 24 chili di droga trovati sull’auto, bensì per quello rinvenuto all’interno del box e del furgone. Nel garage sono stati infatti trovati 5 borsoni con 40 pacchi da un chilo di marijuana e sul mezzo, in un bancale di scatole, tutte avvolte da cellophane contenenti arachidi, altri 45 chili dello stesso stupefacente, riportante come etichette, oltre al nome di “amnesia haze”, le caricature di noti calciatori intenti a fumare uno spinello.
Nonostante il grande quantitativo già rinvenuto, i militari hanno continuato nella loro attività di ricerca, perquisendo un altro box dove avevano notato, nei giorni precedenti, la presenza dei tre. Così sono emerse nuove risultanze. All’interno del box era stato realizzato un vero e proprio laboratorio per la pesatura e il confezionamento della droga, con tanto di bilancino di precisione professionale, attrezzatura per la pressatura e per il sottovuoto, oltre a numerose buste in cellophane che sarebbero state poi utilizzate per confezionare le dosi da immettere sul mercato. Sempre nello stesso box sono stati ritrovati altri 2 chili di amnesia pronta per il confezionamento, un Suv, oggetto di furto perpetrato nell’agosto dello scorso anno a Torre a Mare, uno scooter rubato e una moto, probabilmente utilizzati per fare da apripista al momento del trasporto della merce.
La droga, venduta al dettaglio, avrebbe fruttato circa 1,7 milioni di euro.
I tre arrestati, che dovranno rispondere di detenzione ai fini dello spaccio di sostanza stupefacente e ricettazione, sono stati portati nel carcere di Bari.