Nel parco dell’ex Caserma Rossani una fontana-scultura in memoria di Michele Maggiore
La giunta del Comune di Bari ha approvato oggi la delibera che autorizza l’installazione, all’interno del parco urbano della ex Caserma Rossani, di un monumento dedicato all’acqua in memoria di Michele Maggiore.
A dieci anni dalla scomparsa del professor Maggiore, docente di Idrogeologia della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e presso il corso di studi in Scienze ambientali della stessa Università con sede a Taranto, la Società Italiana di Geologia ambientale – Sigea e l’ordine dei Geologi della Puglia intendono così rendergli omaggio sostenendo i costi relativi alla progettazione, alla realizzazione e all’installazione dell’opera stessa.
Si tratta di una scultura-fontana a colonna, alta circa 4,5 metri, firmata dall’architetto Vincenzo D’Alba, dipinta e incisa per tutta la sua altezza con segni e memorie grafiche che omaggiano l’acqua; un’iconografia che, partendo da segni primordiali e attraversando l’opera di Duilio Cambellotti (autore del Palazzo dell’Acquedotto Pugliese di Bari), giunge a una lettura contemporanea dei segni e delle immagini che l’acqua evoca.
Un monumento all’acqua che rappresenta un axis mundi, un elemento di congiunzione tra terra e cielo, riportando l’attenzione sul valore assoluto che il tema dell’acqua esprime.
Nel dettaglio l’opera è composta da due elementi: un elemento orizzontale costituito da un podio in marmo di Apricena e un elemento verticale all’interno del quale scorre l’acqua (alimentata in riciclo continuo con una pompa idraulica adiacente all’opera).
La base lapidea è composta da quattro blocchi quadrati di 50 cm per lato, con uno spessore di 15 cm, disposti in maniera tale da generare un ingombro complessivo di 50 x 200 cm.
L’elemento verticale invece è progettato in quindici coppi ceramici tradizionali, per un’altezza finale di 392 cm misurati dalla base in marmo fino alla sua sommità.