Nel 1980 l’uccisione dell’appuntato Giuseppe Filippo: la commemorazione 40 anni dopo
Si è tenuta oggi la commemorazione del 40° anniversario dell’omicidio dell’appuntato della polizia di Stato Giuseppe Filippo, medaglia d’oro al Merito civile e vittima di terrorismo, ucciso dal gruppo Prima linea il 28 novembre del 1980 mentre rientrava a casa dal servizio.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Bari, Antonio Decaro, il questore, Giuseppe Bisogno, e la prefetta Antonella Bellomo.
È stata deposta una corona di fiori nell’atrio della questura di Bari e una all’ingresso del sottovia intitolato all’appuntato.
Giuseppe Filippo era entrato nel disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza nel 1953 e, dopo aver frequentato la Scuola Allievi, a Roma, aveva prestato servizio nei Reparti e le Scuole di Catania, Genova e Caserta, per poi giungere nel capoluogo pugliese dove aveva prestato servizio nella questura di Bari.
Il 28 Novembre 1980, mentre rincasava, in uniforme, al termine del servizio, nell’androne dello stabile dove risiedeva con la sua famiglia, Filippo veniva affrontato da alcuni individui travisati che tentavano di sottrargli la pistola d’ordinanza.
Il poliziotto, nel tentativo estremo di difendere la propria arma, reagiva a quei malviventi, ingaggiando una colluttazione.
I terroristi, allora, esplodevano due colpi di pistola, gli sottraevano l’arma e si davano alla fuga a bordo di un’autovettura risultata poi rubata.
Il poliziotto è morto subito dopo al Policlinico di Bari.
Per l’omicidio furono condannati in via definitiva tre militanti di Prima Linea.
“Ricordare oggi l’omicidio dell’appuntato Giuseppe Filippo – ha detto il sindaco Decaro -, significa ricordare una stagione buia del nostro Paese in cui la violenza ideologica aveva preso il sopravvento, travolgendo le vite di persone perbene, impegnate onestamente nello svolgimento del loro lavoro, proprio come accadde esattamente 40 anni fa a Bari. Quella stagione di paura e di violenza ci ha insegnato che non bisogna mai abbassare la guardia nei confronti di vecchi e nuovi fanatismi. Attraverso il ricordo e il sacrificio di Giuseppe Filippo vogliamo ricordare oggi tutte le donne e gli uomini delle forze dell’ordine che lavorano con grande professionalità e senso del dovere nelle situazioni più disparate, dalla lotta ai nuovi terrorismi al contrasto alle mafie, dalla gestione dell’ordine pubblico alla lotta contro la diffusione dell’epidemia, che ha sconvolto l’intero pianeta”.
“Non mi piace definirli eroi, perché agli eroi vengono richiesti i superpoteri: sono donne e uomini che, come noi, vivono la paura quotidiana e nonostante questa continuano ad impegnarsi per la nostra sicurezza”, ha concluso il primo cittadino.