Bari, corruzione elettorale nel Municipio I: nei guai il consigliere Carlo De Giosa (Sud al Centro)
Corruzione elettorale al Municipio I. Almeno questa è l’accusa della Procura della Repubblica del Tribunale di Bari che, in una nota diffusa oggi, ha ufficializzato la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini (con contestuale informazione di garanzia) al consigliere municipale Carlo De Giosa, alla figlia Valentina (all’anagrafe Donata) e ad altre 48 persone.
Secondo la procura, infatti, De Giosa (eletto a maggio 2019 con 494 voti con la lista civica “Sud al Centro”) si sarebbe reso colpevole, insieme alla figlia e ad altri soggetti, del reato di “concorso in corruzione elettorale”.
Le indagini sono partite a seguito dell’esposto di un cittadino che, proprio a maggio dell’anno passato, aveva segnalato di aver ricevuto un vocale WhatsApp con il quale Valentina De Giosa avrebbe promesso, per ogni voto “portato” al genitore, la somma di 25 euro: due voti 50 euro, quattro voti 100 euro e così via.
Durante le indagini sono state sequestrate numerose copie fotostatiche di altrettanti documenti d’identità relativi a soggetti residenti nel Municipio I, diverse schede elettorali, 4.400 euro, appunti manoscritti con indicazioni e nominativi del tipo “buoni pasto”, “persone che aggiungono”, “persone che sono venute a parlare”, etc., ma anche una serie di frammenti di carta (trovati all’interno della busta dell’umido), nominativi e cifre.
L’accusa, come detto, è di “concorso in corruzione elettorale”, attuata mediante la “promessa di dare denaro o altra utilità in cambio di voto”.
Gli indagati hanno ora venti giorni per convincere della loro innocenza il pubblico ministero che, successivamente, dovrà decidere se archiviare l’inchiesta o chiedere il rinvio a giudizio.