Bari, all’IRCCS Giovanni Paolo II un progetto di ricerca per “predire” i tumori testa-collo
Prevedere la formazione di tumori del distretto testa-collo attraverso lo studio di campioni biologici. È questo lo scopo del progetto di ricerca partito all’IRCCS Giovanni Paolo II di Bari.
I protagonisti di questo lavoro, che si protrarrà per i prossimi 10 mesi e vedrà impegnati alcuni ricercatori dello stesso ospedale, saranno la saliva e il sangue, affiancati da una super bancadati di campioni biologici qualitativamente validi.
A finanziare il progetto sono previsti più di 230 mila euro, che fanno parte di un finanziamento da 2 milioni che il ministero della Salute ha assegnato a 8 progetti di ricerca presentati dall’Alleanza contro il cancro, il network di 27 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di cui l’Istituto barese fa parte.
Questo progetto garantirà, attraverso uno screening molecolare non invasivo, di diagnosticare precocemente la malattia.
Procedure innovative consentiranno di conservare nella biobanca dell’Istituto i campioni di saliva e sangue.
Ogni anno infatti si stima la scoperta di 830 mila neoplasie del distretto testa-collo che coinvolgono labbro, cavo orale, laringe, orofafinge e l’ipofaringe, più frequenti nei soggetti fumatori e che fanno uso di alcol.
La saliva e il sangue assumono un ruolo chiave perché l’individuazione di biomarcatori all’interno di essi consente di predire la malattia, evitando l’utilizzo di tecniche invasive e dolorose per il paziente.
Il lavoro che verrà svolto all’interno dell’ospedale barese coordinerà quelli svolti in altri istituti d’Italia, facenti parte dell’Alleanza Contro il Cancro, insieme a una partnership internazionale che vede la collaborazione dell’International Agency for Research on Cancer di Lione, dove è stata già sperimentata una raccolta di campioni biologici e informazioni cliniche provenienti da 16 paesi europei.
Su questo modello sarà improntato il lavoro dei ricercatori baresi, che realizzeranno la prima piattaforma cooperativa e condivisa dove saranno inseriti i seguenti campioni biologici: sangue, saliva e tessuti.
La raccolta dei campioni consentirà inoltre di osservare le alterazioni genetiche che portano alla malattia.
Definire le procedure operative standard per raccogliere e conservare i dati è una parte cruciale del lavoro: il tutto dovrà tenere conto delle norme anti-contagio da Covid19, che si trasmette anche attraverso la saliva.
Le attività di ricerca coinvolgeranno il dipartimento di otorinolaringoiatria e chirurgia cervico-maxillo facciale dell’Istituto tumori di Bari, diretto dalla dr.ssa Alessandra Di Lauro.
“L’oncologia si amplia e si evolve divenendo sempre più personalizzata e predittiva – afferma Angelo Paradiso, direttore scientifico dell’Istituto – . Grazie a questo finanziamento l’IRCCS barese punterà a migliorare e ad innovare la biobanca”.
“Al giorno d’oggi è sempre più importante creare reti di professionisti qualificati ed eccellenza. La scelta dei trattamenti – commenta Antonio Delvino, direttore generale dell’Istituto –si basa su dati relativi ai pazienti. Questa collaborazione da parte del nostro ospedale con il network dell’Alleanza contro il cancro che, a sua volta, aggrega eccellenze distribuite su tutto il territorio nazionale è quantomai necessaria”.
Foto: sanita.puglia.it