Bari, domani e domenica la rievocazione storica dell’antica Ceglie del Campo romana
Si terrà domani, sabato 18, e domenica 19 luglio la quinta edizione di “Una giornata a Caelia nel I sec. d.C.”, la rievocazione storica organizzata dalla Pro Loco del Municipio IV con l’obiettivo di far rivivere la vita quotidiana dell’antica Caelia, l’attuale Ceglie del Campo, che fu per alcuni secoli municipio romano.
Nel corso delle due giornate, infatti, dalle 18 alle 22, saranno allestite varie scene di vita dell’epoca animate da figuranti in costume.
Particolarmente suggestiva sarà la partecipazione di un rinomato gruppo storico di legionari proveniente da Roma, la Legio I Minervia di Roma con il Legatus F. Q. Maximus, nonché l’esecuzione di musiche e danze dell’antica Roma con il “Solstizio d’estate” a cura di C. De Sandi, G. Pascucci e B. Mazzetta.
Inoltre nella mattinata di domenica, dalle 10 alle 12, è in programma un momento dedicato ai più piccoli con il laboratorio didattico “Giochi nell’antica Roma e non solo”, per partecipare al quale è necessario prenotarsi al 338 9709502 o inviare una mail a proloco.peuceta@libero.it.
“Il progetto – spiega Rocco de Adessis, presidente della Pro Loco del Municipio IV – nasce dalla volontà di valorizzare il nostro passato e di renderlo strumento di sviluppo socio-culturale ed economico del territorio del Municipio. Con questo evento, ormai divenuto un appuntamento fisso, vogliamo accendere i riflettori sul nostro territorio, su questi straordinari beni sconosciuti alla maggioranza dei baresi perché siano fruibili da tutti”.
L’idea progettuale è partita da un fatto di cronaca: nel 1901 fu rinvenuta a Ceglie del Campo, in via Sant’Angelo, verso Carbonara, più o meno in una zona compresa tra la struttura Aldo Moro dell’Opera Pia Di Venere e l’attuale sede dell’INPS, una lastra sepolcrale di pietra risalente alla prima metà del I sec. d.C. su cui era epigrafato con parole tronche “G(AIUS) BAEBIUS C(ALL) F(ILIUS) CLA(UDIA) HISPO IIII V”.
L’iscrizione descrive la carriera di funzionario pubblico (Quattuorviri) a Caelia di Gaio Bebio, appartenente alla famiglia Claudia e responsabile dell’edilizia pubblica, magistrato, sacerdote e censore.
Tutti elementi che testimoniano che Caelia è stata un “Municipium” avente tutte le prerogative dello “ius italicum”, cioè dipendente sempre da Roma ma con autonome magistrature municipali, elette dal popolo.
Datazione presunta della lastra la prima metà del I sec. D.C..
L’iniziativa, che si terrà nello spazio adiacente l’istituto Calamandrei a Ceglie del Campo (in via S. Gaspare del Bufalo, 1), dove insiste una estesa necropoli del V e IV sec. a.C., è inserita nell’ambito del programma della RCU – Municipio IV BARI – Progetto OiKIA.