Le edicole votive di Bari Vecchia candidate al censimento de “I luoghi del Cuore” del FAI
Con la decima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore”, il FAI (Fondo Ambiente Italiano) torna a invitare tutti i cittadini a votare i luoghi italiani che più amano e che vorrebbero vedere salvati, tutelati e valorizzati.
Nell’ambito di questa nuova edizione dell’iniziativa, il comitato “Edicole votive di Bari Vecchia”, promosso dal circolo Acli “Enrico Dalfino”, in collaborazione con la Delegazione FAI di Bari, ha deciso di proporre come luogo del cuore le “Edicole votive di Bari Vecchia”, una sorta di straordinario museo a cielo aperto fruibile da tutti.
“Le edicole votive di Bari vecchia, oggetto di profonda devozione e culto secolare – commenta Micaela Paparella, consigliera delegata alle politiche di valorizzazione del patrimonio storico e artistico – sono una ricchezza inestimabile da tutelare per custodire e valorizzare le più antiche tradizioni della nostra terra”.
Sarà possibile votare fino al 15 dicembre 2020 cliccando su https://www.fondoambiente.it/luoghi/edicole-votive-bari?ldc
Nel caso si raggiungano almeno 2.000 voti, il comitato “Edicole votive di Bari Vecchia” potrà presentare al FAI e a Intesa Sanpaolo una richiesta per il restauro.
Le edicole votive di Bari vecchia: clicca su LEGGI TUTTO per approfondire
Le edicole votive di Bari vecchia – chiamate anche “madonnelle” o “nicchie” – sono circa 240 piccoli e preziosi altari incastonati nelle facciate dei palazzi, delle case, delle corti o all’ombra degli archi in pietra e decorati da immagini sacre tra l’altro, su bassorilievi del XVI sec., su affreschi del XVII sec. e anche su pitture ad olio su lastre di metallo.
Le edicole proteggono da secoli gli usci delle case, i vicoli, le piazze, i larghi e i passaggi e sono sempre guarnite di fiori freschi e lumini a testimonianza della devozione dei cittadini di Bari vecchia.
Nelle edicole votive sono effigiati i Santi più amati e venerati: da San Nicola, patrono della città, ai Santi Sabino, Rocco, Antonio da Padova, Cosma e Damiano, Vito, Domenico e infine la Madonna, in tutti i suoi vari aspetti iconografici: Addolorata, Odegitria, del Carmelo, del Rosario, degli Angeli, etc..
Tra l’Ottocento e il Novecento alcuni famosi artisti locali, tra cui il maestro Michele Montrone e i suoi allievi Dentamaro e Lanave, si dedicarono alla realizzazione di queste immagini sacre.
Le edicole, per la loro stessa natura, lo stato di conservazione e la posizione, esposta agli agenti atmosferici, sono manufatti molto fragili, la cui bellezza e manutenzione sono preservate proprio grazie al popolo dei devoti.