Estorcevano denaro a imprenditori e famiglie bisognose: oltre 100 usurai denunciati
Nelle ultime settimane sono stati denunciati oltre 100 soggetti ritenuti responsabili dei reati di usura ed estorsione in danno di piccoli imprenditori e famiglie in stato di bisogno.
Tra gli usurai si annoverano figure riconducibili ai sodalizi mafiosi “storici” della città e dell’area metropolitana di Bari, schierate accanto a esponenti della cosiddetta “usura di prossimità”, nuovo fenomeno criminale, sovente non collegato alle dinamiche di arricchimento proprie dei clan malavitosi, che fornisce “porta a porta” soldi sporchi, sicuro provento di reati di varia natura o dell’evasione fiscale, a persone in difficoltà economiche, impossibilitate, per i vari motivi, ad usufruire di un fisiologico accesso al credito.
Le indagini portate avanti dalla Guardia di Finanza di Bari hanno permesso di ricostruire lo schema del rapporto usuraio, quasi sempre lo stesso: contanti contro contanti, con assegni, cambiali o preziosi dati in garanzia, ovvero cambi di assegni; l’usurato riceve un assegno in bianco emesso da altro soggetto usurato e consegna, a sua volta, all’usuraio un suo assegno sempre in bianco maggiorato nell’importo dell’interesse; quest’ultimo assegno verrà poi incassato dall’usuraio ovvero consegnato ad altra vittima di usura e così via.
Il “volume di affari” stimato è di circa un milione di euro, con l’applicazione di tassi di interesse mai inferiori al 50%, con punte di oltre il 4.000% annuo.