Truffavano anziani soli in casa: arrestati due napoletani di 26 e 27 anni
Questa mattina i carabinieri di Monopoli hanno tratto in arresto due individui, entrambi originari della provincia di Napoli, con l’accusa di truffa aggravata.
A finire in manette due incensurati, un uomo di 26 anni, operaio trasportatore, e una donna di 27, disoccupata, ritenuti responsabili di aver messo a segno 3 truffe, tra maggio e novembre 2019, ai danni di anziani residenti a Bari, Polignano a Mare e Monopoli.
Un quarto tentativo è stato sventato dai parenti della vittima accortisi in tempo del pericolo.
Le indagini, condotte con strumenti tecnici, hanno dimostrato come i due facessero parte di una organizzazione in grado di pianificare meticolosamente le truffe mediante una suddivisione dei ruoli, ovvero dai registi, cioè coloro che si occupavano della selezione delle vittime, scrutando nelle parentele, a quelli che contattavano telefonicamente gli anziani per ingannarli, fino a coloro che si recavano in trasferta per prelevare il denaro dall’abitazione dei malcapitati.
Tutto iniziava quando la vittima riceveva la telefonata da un tizio che si spacciava per avvocato, il quale si trovava ad assistere il nipote dell’anziano, trattenuto in caserma oppure arrestato a seguito di un incidente stradale.
Quindi, per essere più convincente, passava la telefonata ad un altro complice il quale a sua volta si fingeva maresciallo dei carabinieri: era proprio quest’ultimo a chiedere, quale corrispettivo per il rilascio del congiunto, una somma in danaro.
Quando la vittima accettava di pagare, poco dopo si presentava a riscuotere un altro complice, con il volto spesso coperto da capellino, il quale, in alternativa al denaro, poteva farsi consegnare anche gioielli e altri preziosi, approfittando della circostanza che l’anziano era spesso solo in casa.
Gli inquirenti non escludono che il gruppo possa aver colpito anche in altre provincie del territorio nazionale, potendo contare su una organizzazione in grado di fornire non solo mezzi e sim, ma anche di falsificare i documenti di riconoscimento, necessari per prenotare alberghi o auto a noleggio.
In un caso, verificatosi in Monopoli, l’inganno non è andato a buon fine in quanto la vittima, allarmata dalla telefonata dei sedicenti avvocato e carabinieri, aveva chiesto l’aiuto dei parenti.
L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari, mentre la donna è stata portata nel carcere femminile.