Disabilità e Covid, a Bari la neuropsichiatria infantile continua con gli ambulatori “a distanza”
Se all’ambulatorio non si può andare, è l’ambulatorio a “spostarsi”. L’emergenza Covid-19, infatti, ha imposto la sospensione delle attività riabilitative ambulatoriali, ma non ha fermato la possibilità di offrire servizi agli utenti in modo alternativo rispetto al trattamento cosiddetto “in presenza”.
Così si sono formati veri e propri ambulatori “a distanza”, grazie ai quali medici, psicologi e terapisti possono “andare a domicilio” dei pazienti, soprattutto dei più piccoli (già oggi sono circa 800 quelli raggiunti e coinvolti, da 2 ai 18 anni e oltre, ndr), sfruttando le tecnologie della comunicazione digitale.
L’UOC di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza diretta dal dott. Vito Lozito, d’intesa con il direttore del Dipartimento di Salute Mentale, dott. Domenico Semisa, e coadiuvato sui territori dai dirigenti responsabili di Struttura, ha infatti attivato una serie di interventi in remoto dedicati ai bambini affetti da diverse patologie: disabilità intellettive, autismo, disturbo da deficit di attenzione/iperattività, disturbi specifici dell’apprendimento, disturbi del linguaggio e del comportamento, patologie neurologiche neuromotorie, disarmonie evolutive, esordi precoci e disturbi di varia natura psichiatrica.
Largo spazio dunque al supporto telefonico e ai social media come Skype, che assicura il contatto visivo assieme alla possibilità di dialogare. Di fatto, i trattamenti non sono stati sospesi ma continuano in modo nuovo, naturalmente con la grande collaborazione e il coinvolgimento dei genitori. Fondamentali, poi, i colloqui di supporto operativo e la supervisione da parte dei terapisti, anche in tempo reale, grazie all’impiego di smart tv, pc e smartphone, a seconda della dotazione tecnologica delle famiglie e nel rispetto della privacy.
L’obiettivo è non lasciare indietro nessuno e per questo la Neuropsichiatria Infantile ha messo in campo circa 100 dei suoi operatori fra fisioterapisti, logopedisti, educatori professionali, neuropsicomotricisti, tecnici della riabilitazione psichiatrica oltre che psicologi ed assistenti sociali.
Per i casi più gravi, in ogni caso, viene assicurato il consueto trattamento domiciliare, effettuato però nel rispetto delle massime misure di sicurezza per l’operatore, il bambino e la famiglia.
Per permettere a tutti gli utenti di contattare i propri terapisti di riferimento sono disponibili diversi numeri telefonici (leggi qui), in tutte le aree aziendali di NPIA, ai quali poter chiamare sia per richiedere informazioni sia per avere supporto.
Parallelamente la NPIA della Asl Bari sta collaborando con il Comune per garantire alle persone con disturbi dello spettro autistico, adulti e minori, e ai soggetti con disturbo da deficit di attenzione/iperattività e disabilità intellettiva grave di poter usufruire di spazi verdi per stare all’aria aperta, un bisogno che ha evidenti risvolti umani e terapeutici.
A Bari, infatti, già oggi è possibile passeggiare, correre liberamente, giocare attraverso i percorsi sensoriali e l’uliveto del Parco urbano Clipper in via Mazzitelli 43.
Dove non arriva la tecnologia, insomma, vengono in soccorso altre risorse più tradizionali, a patto di mantenere la giusta distanza.