Inaugurati nuovi ambienti di apprendimento collaborativo alla scuola “Falcone-Borsellino”
BARI – Sono stati inaugurati stamattina i nuovi ambienti di apprendimento collaborativo della scuola “Falcone-Borsellino”, dove gli alunni possono studiare e imparare con strumenti innovativi e in aula diversificate. Presenti all’inaugurazione gli assessori alle Politiche educative e giovanili, Paola Romano, e ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso.
La modalità di apprendimento, infatti, è basata sull’autonomia dello studente e sull’opportunità di renderlo partecipe e responsabile della formazione. I ragazzi possono, in questo modo, frequentare più aule, attrezzate a seconda delle materie, che diventano dei veri e propri laboratori disciplinari, mentre gli spazi di lavoro di ognuno vengono adattati dagli stessi studenti in base alle loro esigenze. Sono stati predisposti dei laboratori di lettere, arte, matematica, musica, lingua straniera e tecnologia, quest’ultimo provvisto di LIM (lavagna interattiva multimediale) e stampante 3D. Tutti gli alunni, inoltre, hanno il proprio armadietto da gestire e personalizzare. Pertanto, tutti gli ambienti sono stati trasformati e migliorati puntando sull’aumento del senso di responsabilità, di cura dei luoghi comuni e del piacere di stare a scuola.
Infine, oltre i libri, i ragazzi utilizzano un tablet personale per seguire le lezioni, comunicare con i docenti, svolgere i loro compiti in classe e rendere lo studio più interattivo.
“Oggi nella scuola Falcone Borsellino – ha commentato Paola Romano – abbiamo inaugurato un modo nuovo di apprendere caratterizzato dallo studio nelle aule laboratoriali. Le classi non hanno più una sola aula in cui studiare, ma una attrezzata per ogni materia da approfondire. Inoltre tutti lavorano su nuovi banchi posti in modo circolare. Un modo innovativo per attrarre l’attenzione dei ragazzi, farli collaborare tra loro, renderli protagonisti in uno spazio tutto loro e, soprattutto, per farli sentire come fossero a casa. Un ringraziamento sentito va ai docenti e alle presidi Tavernise e Gargano per aver messo in discussione il loro modo di insegnare al fine di migliorare la didattica e il modo di stare insieme”.