Bisceglie, usavano figli minorenni come corrieri della droga: 28 arresti per spaccio
BARI – Ventotto persone sono state arrestate dai carabinieri di Bisceglie, questa mattina, a seguito di una complessa e laboriosa attività investigativa che ha svelato l’esistenza di un florido mercato di droga nel cuore della città pugliese. Di questi, tutti maggiorenni, 15 sono in finiti in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 9 saranno obbligati a presentarsi quotidianamente alla polizia giudiziaria.
Le indagini – chiamate dai militari “Educazione Criminale” – hanno permesso di accertare il coinvolgimento di alcuni minorenni, incaricati di trasportare e spacciare la droga per conto dei loro genitori. L’attività investigativa è iniziata dopo una sparatoria, avvenuta la notte del febbraio del 2017, nei pressi dell’abitazione di uno dei principali indagati. Un atto intimidatorio le cui cause, legate alla contesa del mercato illecito nel centro storico biscegliese, hanno portato i carabinieri ad approfondire: durante le indagini, i carabinieri hanno arrestato 12 persone, in itinere, per detenzione di armi e sostanze stupefacenti (complessivamente 12 chili di hashish, 12 di marijuana, 900 grammi di eroina e 500 grammi di cocaina), nonché segnalato 20 tossicodipendenti.
Gli indagati – molti dei quali già noti agli inquirenti per i loro precedenti di polizia specifici – avrebbero realizzato centinaia cessioni di droga. I malfattori apparterrebbero a due distinti gruppi criminali operanti in vari punti della città.
La vera e propria centrale di spaccio sarebbe stata l’abitazione di due coniugi che, approfittando dell’ingenuità e della insospettabilità dei propri figli, minorenni, li avrebbero costretti a trasportare la droga, nasconderla in occasione delle perquisizione e persino a venderla direttamente agli acquirenti.