Si finge calciatore 16enne per adescare ragazzine sui social: arrestato uomo di 48 anni
Un uomo di 48 anni è stato arrestato dagli agenti della polizia postale per violenza sessuale e pornografia minorile.
L’uomo, ora in carcere, avrebbe indotto diverse ragazzine a compiere atti sessuali, traendole in inganno sulla sua identità e sulla sua età, creando profili social e fingendo di essere un coetaneo, a cui le minorenni avrebbero inviato video e foto che le ritraevano in atteggiamenti sessuali.
Le indagini sono state avviate a seguito della denuncia dalla madre di una ragazzina di 12 anni, che avrebbe trovato, all’interno di un cloud collegato ad un account di carattere familiare, condiviso anche dalla minore, delle immagini autoprodotte dalla ragazza senza essere in grado di precisare se tali immagini fossero state inviate ad altri soggetti.
Gli accertamenti hanno permesso di accertare che la minore aveva prodotto dei video e delle foto intime che aveva poi inviato, su richiesta, ad un fidanzato virtuale, conosciuto su un noto social network molto diffuso tra i giovanissimi.
Il presunto fidanzato aveva raccontato di essere di Milano ma di vivere a Roma, in quanto giocatore di calcio delle giovanili della Lazio.
Diceva inoltre che non poteva mostrarsi in volto per regole della società calcistica.
La ragazzina avrebbe raccontato di aver parlato telefonicamente con quella che si spacciava per la madre del minore e di aver visto e parlato in videochiamata con un uomo che diceva di essere l’allenatore del fidanzato allo scopo di avere, in deroga alle fantomatiche regole calcistiche di divieto di avere relazioni sentimentali per i giocatori, il consenso a continuare il rapporto.
Ottenuto tale consenso la relazione sarebbe proseguita anche attraverso le chat.
Le indagini hanno permesso di accertare che il presunto allenatore era in realtà l’indagato, che aveva creato e registrato un profilo social spacciandosi per il giocatore 16enne, ottenendo così l’adesione di circa 1500 tra “follower” e “following”, la maggior parte dei quali risultavano essere ragazze minorenni.
Gli ulteriori approfondimenti hanno accertato che l’indagato aveva adescato più minori in una fascia di età compresa tra i 12 e i 16 anni, con le quali manteneva un rapporto virtuale e dalle quali si faceva inviare video e foto di natura pedopornografica autoprodotti dalle stesse.
Con una aveva anche concordato un incontro nella sua città e, simulando di essere lo zio del ragazzo, l’aveva invitata a salire in auto per accompagnarla dal nipote, invito fortunatamente declinato dalla minore, recatasi all’appuntamento in compagnia di una sua amica.
Anche l’esito degli accertamenti conseguenti a perquisizione informatica e alla analisi tecnica dei dispositivi sottoposti a sequestro hanno confermato ulteriormente quanto accertato, poiché sono stati rinvenuti sul dispositivo a lui in uso screenshot di video di indubbia natura pedopornografica autoprodotti dalle minori e sessioni di chat volte ad instaurare rapporti “sentimentali” con delle minorenni, avvalendosi del profilo ingannevole.
Tali immagini erano state conservate dall’indagato ricorrendo alla possibilità di effettuare screenshot di video e file di durata istantanea, inviate attraverso messaggi a tempo dalle minori, che presumibilmente pensavano così di inviare materiale che non avrebbe potuto essere conservato e detenuto.