Finanziamenti a centri estivi per minori: già 29 le realtà ammesse sinora
Sono già 29 i centri estivi per minori ammessi a finanziamento nell’ambito del bando a sportello pubblicato lo scorso 15 luglio rivolto ai soggetti promotori di centri estivi, servizi socio-educativi territoriali e centri educativi e ricreativi della città, finalizzato a garantire un supporto economico per adeguare i servizi alle misure di prevenzione sanitaria previste dalla normativa anticovid, garantendone la frequenza in sicurezza da parte dei minori.
Si tratta di un’importante misura di sostegno sia per i gestori delle strutture sia per le famiglie, in particolare quelle più vulnerabili, in quanto offre ai nuclei familiari con reddito ISEE inferiore ai 25mila euro la possibilità di non pagare la frequenza al centro estivo, se convenzionato, e riserva una particolare attenzione ai bambini e ragazzi con disabilità, per i quali è previsto un sostegno pari a circa 150 euro a settimana.
Da una valutazione effettuata sulle prime 29 realtà ammesse al bando, si stima che siano oltre 1.000 i minori attualmente coinvolti nelle attività estive che rientrano nella fascia di esenzione.
“In queste settimane migliaia di bambini e adolescenti della città stanno frequentando centri estivi diffusi in tutti i quartieri – commenta l’assessora Paola Romano -, luoghi che offrono occasioni preziose di socializzazione, divertimento ed espressione e che rappresentano perciò uno straordinario strumento di integrazione sociale e di supporto educativo, specie dopo un anno difficile come quello appena trascorso. Dopo un anno di dad, di isolamento fisico e di schermi accesi, tornare a incontrarsi e vivere all’aria aperta significa riprendersi un po’ di quella libertà che ci è stata sottratta dalla pandemia, e che ai più piccoli è mancata particolarmente. Il numero di richieste pervenute in risposta all’avviso in sole due settimane è la cifra del valore di un’iniziativa molto attesa dai soggetti promotori come pure dalle famiglie. Ricordo che, trattandosi di un bando a sportello, si procederà a finanziare le iniziative che abbiano i requisiti previsti dal bando fino ad esaurimento delle risorse riconosciute al Comune di Bari dal Fondo per le politiche della famiglia, che ammontano a quasi 700mila euro”.
Si ricorda che il contributo previsto dal Comune di Bari si compone di:
- una quota fissa, pari a 1.250 euro, quale contributo forfettario per l’adeguamento dei centri alle prescrizioni anticovid, in caso di attività svolta per almeno quattro settimane;
- una quota fissa, pari a € 2.500, quale contributo forfettario per l’adeguamento dei centri alle prescrizioni anticovid, in caso di attività svolta per almeno otto settimane;
- una quota variabile calcolata sulla base del numero dei minori convenzionati iscritti.
Per quanto riguarda la quota variabile, il Comune di Bari riconoscerà ad ogni proposta valutata positivamente un contributo pari a:
- 75 euro a settimana per ciascun posto bambino/adolescente convenzionato, fino ad un massimo di otto settimane e la soglia limite di 600 euro per minore;
- 150 euro a settimana per ciascun posto bambino/adolescente con disabilità convenzionato, fino ad un massimo di otto settimane e la soglia limite di 1.200 euro per minore.
L’avviso è online sul portale istituzionale, a questo link .