Nuovo parcheggio alle spalle dell’Executive di via Amendola: il FAI Bari non ci sta
La delegazione del FAI (Fondo Ambiente Italiano) di Bari sostiene i comitati cittadini che da anni si battono contro il progetto del megaparcheggio di scambio previsto alle spalle dell’Executive center di via Amendola e propone di utilizzare il già esistente e vicino parcheggio comunale di scambio, di pari dimensioni e attualmente in stato di abbandono, alle spalle di IKEA e a ridosso di una stazione della linea Sud-Est.
Il nuovo megaparcheggio sarebbe realizzato su di un sito di valore ambientale, storico e architettonico di grande interesse che comprende l’antica masseria De Tullio (sec. XVIII) e l’annessa chiesetta dedicata a San Gaetano, dal campanile con campana risalente al 1707 e che presenta sulla facciata l’epigrafe ‘QUISISANA’, segno di un luogo ameno e di grande identità collettiva.
L’area racchiude, inoltre, un secolare agrumeto terrazzato, un uliveto, una macchia di bosco con carrubi, alberi di fico, quercette e roverelle che andrebbero salvaguardati e tutelati. La masseria apparteneva all’antica famiglia Simi, che contava fra i suoi discendenti Emanuele Simi, nato nel 1772 d già sindaco di Bari. Un luogo dalla storia molto importante, “testimone delle profonde radici della nostra città”.
“Chiediamo quindi – si legge in una nota – di riconsiderare il megaparcheggio, riducendo i posti auto previsti o ancora meglio di utilizzare il parcheggio alle spalle di IKEA, destinando a verde pubblico la zona attorno l’antica masseria De Tullio come testimonianza dell’attenzione alla memoria dei luoghi dove viviamo con l’obbligo di preservarla per le future generazioni”.