Bari, prende forma il progetto per rendere l’ex Rossani sede dell’Accademia di Belle Arti
Prende forma il primo livello di progettazione – preliminare – relativo all’Accademia delle Belle Arti di Bari, in particolare alla progettazione del recupero e restauro di tre edifici (palazzine E, H e D) che costituiscono i restanti tre immobili più grandi della ex Caserma Rossani.
Ne hanno discusso questa mattina, durante un incontro misto – in presenza e online -, l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso e l’articolato gruppo di progettazione che si è aggiudicato il bando – capofila Isola Architetti srl di Torino (progettisti anche del museo egizio di Torino), ICS srl, MCM Ingegneria, Artuso Architetti associati, studio tecnico Carbonara Ingegneri associati, GeoAtlas srl, due professionisti e gli architetti Angela Martina e Mauro Berta.
L’incontro odierno segue una serie di altri svolti nelle scorse settimane e alcune interlocuzioni informali con i tecnici della Soprintendenza. La progettazione preliminare, definita nei giorni scorsi, ha già suddiviso le funzioni previste per la nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti fra i tre diversi edifici: nella palazzina D, ortogonale rispetto alla palazzina F che ospita il cantiere ormai in via di ultimazione del Polo bibliotecario regionale, troveranno ospitalità gli spazi dedicati all’aula magna e a tutte le pertinenze come camerini, foyer, palco, regia, scenografia, scenotecnica e relativi servizi; l’immobile sarà conservato nella sagoma e dimensione originali senza modifiche volumetriche di alcun tipo.
Verranno effettuate delle modifiche alle murature divisorie per permettere la realizzazione dell’ampio spazio che ospiterà l’aula magna di circa 350 mq; tutte le modifiche hanno già tenuto debito conto delle indicazioni e suggerimenti rappresentati dalla Soprintendenza nel corso degli incontri.
La palazzina E, che si colloca in linea con quella del Polo bibliotecario, accoglierà tutte le aule specialistiche dell’Accademia: due dedicate alle grafica, due alla scultura, due alla pittura, due alla decorazione, tre alla plastica ornamentale, quattro all’anatomia, una sala proiezioni, tre aule fashion e una per l’incisione. Inoltre sono previsti spazi per l’archivio e gli uffici dei docenti oltre a sei aule multimediali e alcuni locali di servizio da adibire a deposito per le sostanze e materiali d’uso. Anche questo edificio a due piani manterrà la sua attuale configurazione.
La palazzina H, invece, sarà utilizzata prevalentemente per le attività didattiche, in quanto si contraddistingue per la presenza di ben diciassette aule di varie dimensioni. Completa l’edificio la presenza di diciannove locali che saranno adibiti ad uffici amministrativi, una sala riunioni di circa 30 metri quadri, spazi per gli archivi, un’aula per i professori, un consultorio e a locali tecnici.
Grande attenzione è stata riservata alla parte impiantistica per preservare al massimo l’aspetto e il pregio architettonico degli edifici storici: pertanto si dovrà contemperare l’interesse dell’Accademia di sviluppare la propria ampia dotazione tecnologica al servizio degli studenti e il valore architettonico delle strutture. I locali tecnici, infatti, saranno interrati nei pressi degli edifici e circondati dal verde in modo da cancellarne l’impatto visivo.
Le tre palazzine saranno oggetto di un unico appalto per l’esecuzione dei lavori.
Allo stato il finanziamento disponibile ammonta complessivamente a 18 milioni di euro.