A Bari pub, bar e ristoranti potranno posizionare i tavoli sui parcheggi riservati alle auto
Ieri la giunta comunale ha approvato una delibera contenente alcune modifiche alla disciplina derogatoria già definita su base locale per consentire, anche a quegli operatori della ristorazione i cui locali risultino privi di spazi pedonali esterni, di svolgere la propria attività dal momento del passaggio in “zona gialla”.
Il “DL Riaperture”, infatti, dispone che “dal 26 aprile 2021, nella zona gialla, sono consentite le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio, con consumo al tavolo esclusivamente all’aperto, anche a cena, nel rispetto dei limiti orari agli spostamenti di cui ai provvedimenti adottati in attuazione… […]”.
A fronte di ciò l’Amministrazione comunale ha deciso di apportare una integrazione della disciplina derogatoria sulle occupazioni di suolo pubblico per consentire, anche a quegli operatori i cui locali risultino privi di spazi pedonali esterni utili all’esercizio di ristorazione, di svolgere la propria attività fin dal riavvio consentito dal “DL Riaperture”.
Per questo, in via del tutto eccezionale, la Giunta ha approvato il regolamento contenente le norme per l’occupazione di parte della pavimentazione stradale, limitatamente allo spazio destinato a parcheggio e secondo limiti geometrici che garantiscano la funzionalità e la sicurezza per la circolazione veicolare e pedonale.
Sarà possibile quindi, secondo alcune precise condizioni contenute nel disciplinare tecnico allegato in delibera, installare pedane al livello dei marciapiedi esistenti su parte della carreggiata stradale (noti come “Parklet” e diffusi in molti paesi europei) per ampliare lo spazio astrattamente utilizzabile per l’installazione di sedie e tavolini all’aperto a fini della somministrazione.
L’amministrazione comunale ha però definito alcune limitazioni di occupazione, al fine di contemperare l’esigenza di favorire la ripresa per le attività economiche presenti in città con la necessità di scongiurare o limitare possibili ricadute negative sulle condizioni del traffico e della sosta.
Pertanto si precisa che l’installazione e l’utilizzo di “Parklet sarà accordata solo in presenza delle seguenti condizioni:
- potranno presentare richiesta solo gli esercizi di ristorazione individuati dal codice ATECO 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione; attività degli esercizi di ristoranti, fast-food, rosticcerie, friggitorie, pizzerie eccetera, che dispongono di posti a sedere; attività degli esercizi di birrerie, pub, enoteche ed altri esercizi simili con cucina).
- si potrà richiedere l’occupazione dello spazio a parcheggio solo ove risulti impossibile occupare lo spazio del marciapiede prospiciente l’esercizio commerciale, ovvero quello ulteriore posto al di là della sede stradale
- installazione delle pedane ammessa solo lungo il fronte strada immediatamente contiguo all’esercizio di ristorazione.
Quanto alle dimensioni dei parklet realizzabili, le stesse varieranno secondo il seguente criterio:
- nella «zona di particolare rilevanza urbanistica» non sarà possibile occupare più di un posto auto per esercizio di ristorazione;
- nel resto del territorio comunale la massima superficie occupabile sarà di due posti auto.
Qui alcuni esempi:
È comunque fatta salva la possibilità da parte dell’Ente di non consentire l’occupazione qualora la stessa non sia compatibile con i parametri di sicurezza stradale legati all’intensità del traffico veicolare e dei mezzi di trasporto pubblico.
Le occupazioni del tipo “Parklet” saranno limitate al periodo emergenziale, così che queste dovranno essere necessariamente rimosse, con contestuale ripristino dello statu quo ante a cura dell’installatore, entro e non oltre il 15 settembre. Non saranno consentite proroghe.
La Giunta, inoltre, ha anche definito al 31 dicembre 2021 il termine generale per le occupazioni con procedure semplificate e alla gratuità delle stesse, adeguando così la regolamentazione comunale ai recenti interventi legislativi in materia di semplificazione e di esenzione dal pagamento del canone nella fase emergenziale.