Covid, ipotesi “voucher psicologici” per le famiglie: soddisfazione dagli psicologi pugliesi
“L’ordine degli Psicologi di Puglia si mostra soddisfatto dell’impegno del Governo a garantire un voucher per l’assistenza psicologica alle famiglie”.
Con queste parole il presidente degli psicologi pugliesi, Vincenzo Gesualdo, commenta l’accoglimento del punto all’ordine del giorno presentato dall’onorevole Maria Teresa Bellucci con il quale il Governo si impegna a garantire un voucher per l’assistenza psicologica alle famiglie con figli al di sotto dei 18 anni e appartenenti alle fasce più vulnerabili della popolazione, nonché a riattivare il numero verde del ministero per il supporto psicologico.
“Si tratta – continua Gesualdo – di un’azione di sostegno concreta, che darà un peso specifico all’importanza del benessere psicofisico della persona nell’economia sociale di una comunità e di una famiglia più volte richiesto dal nostro Consiglio Nazionale”.
“A distanza di un anno dall’inizio della pandemia – prosegue il capo degli psicologi di Puglia -, il futuro si mostra ancora in tutta la sua incertezza. L’emergenza Covid ha inciso irreparabilmente sulla vita di ognuno. Le conseguenze di un prolungato isolamento, sia per chi sta vivendo o ha vissuto direttamente la malattia sia per coloro i quali hanno dovuto sospendere la propria quotidianità, il distanziamento e l’angoscia di perdere i propri cari hanno generato un’allarmante condizione di stress psicologico, soprattutto sui giovani e gli anziani, le fasce più deboli e a rischio della nostra società”.
Come mostrato dall’indagine sull’impatto psicologico della pandemia nelle famiglie a livello nazionale, promossa dall’Irccs Gaslini di Genova, l’isolamento ha causato l’insorgenza di problematiche comportamentali e sintomi di regressione nel 65% di bambini di età minore di 6 anni e nel 71% di quelli di età maggiore di 6 anni (fino a 18).
Disturbi del sonno o mancanza d’aria sono solo alcune delle diverse problematiche comportamentali riscontrate.
“Il voucher, come la riattivazione del numero verde – conclude Gesualdo -, rappresenta inoltre una prima concreta sinergia tra psicologia e Stato, al fine di rinsaldare un percorso già tracciato che sancisca il diritto all’assistenza psicologica”.