Nel carcere di Bari uno sportello comunale dei servizi demografici e del rito civile
Qualche giorno fa la giunta comunale ha approvato lo schema di protocollo d’intesa tra il Comune e la Casa circondariale di Bari per l’apertura di uno sportello per i servizi anagrafici all’interno della struttura di corso Alcide De Gasperi.
Il Comune di Bari, infatti, insieme all’ufficio del Garante regionale e al carcere cittadino, nel corso dell’ultimo triennio, ha intrapreso una serie di interlocuzioni finalizzate a favorire l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile delle persone private della libertà personale.
Da una disamina delle esigenze della popolazione detenuta condotta nella struttura penitenziaria è emersa proprio la necessità di assicurare un’adeguata e tempestiva fruizione dei servizi comunali di anagrafe e di stato civile, con particolare riferimento ai servizi di emissione di certificati per i residenti, rilascio di autentiche e dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà, rilascio di carte di identità in formato cartaceo per i residenti, ricezione delle istanze di iscrizione e di cancellazione anagrafica, oltre che alla celebrazione di riti civili e alla redazione di atti di riconoscimento di paternità.
Per questo si è scelto di sottoscrivere un protocollo d’intesa che impegna i soggetti coinvolti nell’individuazione di un luogo fisico deputato ad accogliere lo sportello all’interno della struttura, in cui verranno resi tanto i servizi di stato civile quanto quelli di anagrafe.
Lo sportello demografico sarà attivo con cadenza periodica grazie alla presenza di un ufficiale di anagrafe o di stato civile incaricato dalla direzione della ripartizione Servizi demografici, elettorali e statistici, che potrà accedere alla Casa circondariale munito di autorizzazione.
L’allestimento dello sportello sarà curato dal Comune, che metterà a disposizione una postazione di lavoro completa (pc, sistema di connessione, stampante laser e stampante ad aghi) collegata alla rete comunale per l’accesso ai Sistema informativo settoriale della popolazione e alla banca dati anagrafica. La Casa circondariale, invece, metterà a disposizione del Comune un ufficio da destinare in via esclusiva allo svolgimento delle funzioni istituzionali di anagrafe e stato civile designato quale sede comunale, facendosi carico delle spese relative alle utenze.