Il premier di Albania Edi Rama a Bari per il Trentennale dell’emigrazione albanese
Questa mattina il sindaco di Bari Antonio Decaro ha ricevuto a Palazzo di Città il primo ministro della Repubblica d’Albania Edi Rama, accompagnato da una delegazione composta da quattro ministri e una rappresentanza del Parlamento.
L’incontro – al quale hanno partecipato il prefetto di Bari Antonella Bellomo, il presidente della Regione Michele Emiliano e la presidente del Consiglio regionale della Puglia Loredana Capone – si è svolto all’indomani della cerimonia per commemorare il Trentennale della migrazione albanese.
A margine dell’incontro la delegazione albanese ha incontrato il presidente di Confindustria Sergio Fontana e il presidente della Camera di Commercio di Bari Alessandro Ambrosi.
“Sono persone. Queste sono le parole che il sindaco Dalfino pronunciò 30 anni fa quando vide arrivare sul molo foraneo 18.000 uomini e donne accalcati all’inverosimile a bordo di una vecchia nave cubana che fino ad allora aveva trasportato zucchero. In quelle due parole – ha detto Decaro – c’è la lezione politica, umana e istituzionale più potente che questa città potesse ricevere e, a sua volta, trasmettere al mondo”.
“Trent’anni fa Bari, forse in maniera inconsapevole, comprendeva il significato di una parola nuova. Quell’8 agosto del 1991 – ha continuato il sindaco – la nostra città e l’Italia intera, da sempre terra di emigrazione, pronunciavano per la prima volta la parola immigrazione, quasi che la storia si capovolgesse mettendoci al centro di un’esperienza completamente nuova. Quelle parole, ‘sono persone’, oggi sono impresse in codice morse sulla facciata dell’edificio di un quartiere popolare che a fatica sta cercando di riscrivere la sua storia proprio grazie al mare che lo lambisce. Ed è lì che dopo trent’anni, il prossimo 8 agosto, ricorderemo con i nostri fratelli albanesi l’inizio di quella storia nuova, comune, non priva di difficoltà e di sofferenze ma ricca di solidarietà e umanità. Qualità che i baresi misero in campo sin dal primo giorno nonostante la paura, credo legittima, e la diffidenza del resto del Paese”.
“Quello sforzo però – ha aggiunto Decaro – non è stato vano e in questi trent’anni tante cose sono cambiate. Oggi la comunità albanese è parte integrante e attiva della nostra città e speriamo presto di poterci dire tutti cittadini europei che si guardi al mare Adriatico, da Bari come da Durazzo. Infine, desidero ringraziare ufficialmente, a nome della città di Bari, il premier albanese Edi Rama e tutto il suo Paese per l’aiuto che hanno prestato all’Italia durante gli scorsi mesi di emergenza sanitaria. Lo farò usando le sue stesse parole, come impegno a ricambiare quel grande gesto di solidarietà, tutte le volte che l’Albania avrà bisogno dell’Italia, della Puglia e della città di Bari: noi non siamo ricchi ma neanche privi di memoria, la città di Bari sarà sempre pronta a tendere la mano all’Albania quando e se ce lo chiederete”, ha concluso il sindaco.
Nel corso della cerimonia il sindaco Decaro ha donato al primo ministro Rama un quadro realizzato dall’artista Giovanni Giusto per ricordare lo sbarco della nave Vlora e una bottiglia della sacra manna di San Nicola con questo testo di accompagnamento: “A Edi Rama il dono più prezioso che la città di Bari possa offrire ai suoi ospiti, con l’augurio che il nostro San Nicola, protettore dei marinai e delle imprese audaci, lo accompagni sempre nel suo straordinario viaggio personale e istituzionale guidato dai valori della solidarietà, del dialogo e della convivenza pacifica”.
Al termine dell’incontro la delegazione, accompagnata dal sindaco Decaro, ha deposto una corona di fiori presso la targa dedicata a Luigj Gurakuqi, politico e scrittore albanese (1879-1925) assassinato a Bari.