Nei giorni scorsi l’attenzione degli agenti della polizia ferroviaria in servizio nella stazione di Bari Centrale è stata attirata da un distinto e attempato signore che, con aria spaesata, intorno alle 8.30, vagava sul primo binario.

Dopo essersi avvicinati, gli agenti hanno iniziato un dialogo, chiedendo se avesse bisogno d’aiuto.

L’anziano, costernato, ha confidato ai poliziotti di essersi smarrito e di dover raggiungere in treno i propri genitori residenti a Torino.

L’uomo, rassicurato sul fatto che sarebbe stato aiutato, ha seguito gli agenti in ufficio dove, rifocillato, ha mostrato spontaneamente i documenti e il biglietto di viaggio.

L’interrogazione della Banca Dati Interforze per individuare eventuali note di rintraccio ha dato esito negativo.

Tuttavia gli operanti ricordavano​ un caso simile, avvenuto nella stazione di Taranto, luogo di residenza dell’uomo: grazie a tale indizio (e anche tramite ricerche sui social network) sono riusciti in breve tempo a risalire all’identità e ai recapiti telefonici dei familiari per procedere all’affidamento.

La famiglia, infatti, si stava attivando per la ricerca, ma non aveva avuto ancora il tempo di formalizzare la denuncia di scomparsa.