Agenzia per la Coesione Territoriale: Puglia prima in Italia per spesa dei fondi europei
La Regione Puglia è prima in Italia – in valori assoluti e in percentuale – per la spesa dei fondi strutturali europei per le politiche di coesione destinati allo sviluppo e agli investimenti.
È quanto emerge dalla ricognizione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, organismo pubblico vigilato direttamente dal presidente del Consiglio dei Ministri, effettuata sulla spesa certificata all’Unione Europea al 31 dicembre 2020 e analizzata nel canale di approfondimento “24+” del Sole 24 Ore.
Quest’ultimo, registrando che in Italia “tutti i 51 programmi del ciclo 2014-2020 hanno superato i target di spesa: scongiurata la clausola del disimpegno automatico”, sottolinea “il caso virtuoso della Puglia”, prima assoluta sia come percentuale di spesa certificata sul totale delle risorse complessive assegnate, pari al 72,62%, sia in valori assoluti, avendo certificato 3 miliardi 232 milioni 96.180 euro dei complessivi 4 miliardi 450 milioni 599.375 euro del Programma Operativo 2014-2020 che ricomprende la gestione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e del Fondo Sociale Europeo.
“È la prima volta che viene certificata, in modo così trasparente e inequivocabile, la virtuosità della Regione Puglia nella capacità di spesa dei fondi europei – ha affermato il presidente Michele Emiliano –, e questo fa un certo effetto. Siamo davvero soddisfatti del risultato ottenuto. Oggi quel luogo comune di un Sud incapace a gestire i fondi europei è stato finalmente e definitivamente demolito, grazie anche allo sforzo immane che la Regione Puglia, insieme con tutti i suoi uffici e amministratori, ha fatto nel 2020. Non è stato facile, in piena pandemia da Covid-19 e con gran parte del personale dell’Amministrazione in smartworking, restare lucidi per essere in grado di spendere le risorse che altrimenti sarebbero state disimpegnate automaticamente. La Puglia è stata capace, dunque, in piena pandemia, di riprogrammare la spesa dei fondi per dare vita ad una manovra finanziaria anticiclica i cui risultati, in termini di Pil, sono stati certificati dall’ISTAT solo pochi giorni fa. Dobbiamo continuare così – ha concluso Emiliano – in una corsa di squadra che ci veda protagonisti affidabili e puntuali, perché tutto possa diventare normalità e non più eccezione”.
Qui la tabella elaborata dal Sole24ore con la certificazione di spesa dei 51 programmi italiano al 31 dicembre 2020