Via libera all’estrazione dei resti fossili dell’Uomo di Altamura. La protesta del movimento ‘ORA’
Dopo la pubblicazione scientifica su “Plos One: in situ observations on the dentition and oral cavity of the Neanderthal skeleton from Altamura (Italy)”, l’amministrazione del comune murgiano ha accompagnato la notizia (in lingua inglese) legittimando la previsione d’estrazione dei resti scheletrici del Neanderthal altamurano.
Peraltro, l’Amministrazione Melodia, già con l’emendamento approvato a maggioranza il 3 aprile del 2019 aveva di fatto preparato il campo all’estrazione del fossile dalla Grotta (che lo ha conservato divinamente per circa 150 mila anni, ndr), giustificando l’atto con l’opportunità di approfondire gli studi scientifici.
“Siamo sempre stati a favore della ricerca scientifica e continueremo ad esserlo a condizione, tuttavia, che la stessa non risulti invasiva come in questo caso – commenta in una nota il movimento culturale “ORA” -. La Comunità Scientifica, la Comunità Murgiana, le realtà associazionistiche Territoriali – si legge nel comunicato – dovrebbero opporsi con forza a questo deplorevole gesto. Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, invece, che a settembre 2017 aveva prodotto una delibera di consiglio direttivo con la quale si richiamavano i vincoli giuridici e paesaggistici che interessano l’area, quale Ente preposto alla salvaguardia del Territorio, dovrebbe difendere con forza il proprio ruolo e gli atti da esso espletati”.
“L’accondiscendenza criminosa del Governo altamurano e l’attuale e perdurante disinteresse, sul tema, del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, creano i presupposti per l’ennesimo inqualificabile saccheggio privo di precedenti”, conclude la nota dell’associazione culturale.