Bari, Porta Futuro compie 5 anni. Tutti i numeri del job centre comunale
Porta Futuro, il job centre realizzato dal Comune di Bari nell’ex Manifattura Tabacchi, nel quartiere Libertà, compie oggi cinque anni. Cinque anni di impegno costante e dedicato ai cittadini, dimostrato anche dai numeri che hanno reso il job centre barese punto di riferimento in tutta la Puglia per la ricerca attiva del lavoro.
In un lustro Porta Futuro ha accolto nei propri uffici 20.283 utenti, di cui quasi 17 mila provenienti dall’area metropolitana di Bari. Cittadini in cerca di informazioni e consulenze su lavoro, formazione o opportunità di fare impresa. In questo lasso di tempo sono stati inseriti nella banca dati del job centre 13.663 curricula e oltre 5.000 persone hanno usufruito delle consulenze individuali a cura dei professionisti di PF.
Porta Futuro, diretta da Franco Lacarra, è stata costantemente impegnata nella creazione di un network territoriale coinvolgendo e supportando 770 imprese nella ricerca di personale, per un totale di 837 annunci di lavoro, e organizzando quasi 500 eventi fra workshop, colloqui di selezione, presentazioni aziendali e approfondimenti tematici.
Il risultato è la soddisfazione di oltre 1.200 persone che hanno trovato impiego con differenti contratti di lavoro.
Anche nel campo della formazione e dell’orientamento sono stati registrati numeri significativi con 578 percorsi di formazione gratuiti. Porta Futuro ha anche coinvolto l’80% delle scuole secondarie di I e II grado della città di Bari, fornendo informazioni e consulenze nella ricerca attiva del lavoro post-diploma.
Sono stati, inoltre, avviati oltre 3.000 tirocini formativi grazie a misure di sostegno quali Cantieri di Cittadinanza, Cantieri di Cittadinanza 2.0, Cantieri di Cittadinanza Donne, Ba29 e ReD.
L’impegno di Porta Futuro continua e nei prossimi mesi si intensifica, anche purtroppo per far fronte al periodo di crisi economica e sociale che stiamo vivendo. Negli ultimi 6 mesi, ad esempio, il job centre comunale si è concentrato nel processo di digitalizzazione e fruizione da remoto di tutti i servizi per la ricerca attiva di lavoro. Un impegno concreto che segna un grande passo avanti nei servizi di PF e permette a tutti i cittadini di usufruirne comodamente da casa e in piena sicurezza.
“In questi cinque anni – racconta il sindaco Decaro – abbiamo dato sostanza ad una sfida che nessuno mai aveva lanciato in un territorio del Sud, dove purtroppo ancora, nell’immaginario collettivo, la ricerca del lavoro è affidata ad una rete amicale o di conoscenze. In questo contesto era ancora più complicato insediare e far funzionare un incubatore innovativo e dinamico qual è oggi Porta Futuro, totalmente a gestione pubblica, che sperimentasse nuove modalità di formazione, selezione e matching tra domande e offerta di lavoro. Tutto con sistemi che garantiscono la massima trasparenza ed efficienza. Grazie al lavoro straordinario dei dipendenti comunali che oggi sono l’anima e la forza del job centre, il primo da Roma in giù, abbiamo gestito le prime sperimentazioni di quello che successivamente il Governo ha fatto con la misura del Reddito di Cittadinanza. Già nel 2016 – continua il primo cittadino – Porta Futuro ha gestito il bando Cantieri di Cittadinanza con un tasso di occupazione del 20% sui tirocini attivati, ha lavorato sull’inclusione lavorativa delle fasce di popolazione più svantaggiata, come gli over 55, e investito risorse sui giovani under 29 portando avanti il programma Ba29. Oggi Porta Futuro è un punto di riferimento importante sia per i cittadini sia per le imprese del territorio, che sempre più spesso scelgono il nostro centro per la selezione del proprio personale o per attività di consulenza. In questi anni lo staff del job centre ha lavorato in maniera costante e professionale tanto che anche le aziende multinazionali che hanno avviato nuovi insediamenti sul territorio hanno scelto di avvalersi dei servizi di Porta Futuro. Per i prossimi anni sicuramente l’obiettivo da perseguire sarà quello di saldare in maniera ancora più mirata il rapporto tra scuola, impresa, territorio e centri di formazione in modo da investire sulla possibilità che i nostri talenti possano restare a lavorare nella nostra terra”, conclude il sindaco.