La Asl Bari sperimenta un progetto per curare a casa i pazienti affetti da demenza
Una app per curare anche a casa i pazienti affetti da demenza e i familiari che li assistono.
È l’innovativo progetto di telemedicina del centro di salute mentale di Mola di Bari, arrivato tra i finalisti del concorso nazionale Open Innovation in Salute bandito da PROMIS (Progetto Mattone Internazionale Salute), organizzazione che promuove la Sanità delle Regioni italiane in Europa e nel Mondo.
Il progetto – dal nome “Care2Dem”, in partnership con IRCCS Maugeri di Bari, Istituto Santa Chiara di Lecce, associazione Alzheimer di Bari e Plus Innovation – prevede lo sviluppo di una applicazione per tablet dedicata al paziente affetto da demenza e di un’app di supporto per il caregiver, cioè chi se ne occupa.
L’applicazione consente di svolgere sedute di stimolazione cognitiva multi-dominio a casa, che vengono personalizzate sulle esigenze della persona.
Le funzionalità dell’app, infatti, possono anche essere adattate alle riserve cognitive del paziente da parte dei medici di riferimento.
Il progetto di telemedicina dedicato all’alzheimer è il risultato di un lavoro decennale a sostegno dei pazienti affetti da questa patologia portato avanti dal Centro di Salute Mentale di Mola che ha al suo interno l’UVA (Unità di Valutazione Alzheimer): in dieci anni di attività sono stati infatti presi in carico e curati circa 500 utenti affetti da deterioramento cognitivo e demenze.
L’esigenza di sviluppare una tecnologia dedicata alla cura dell’alzheimer è nata dalla considerazione della diffusione della malattia in Italia e nel mondo.
Entro la fine del 2020 – sulla base delle ultime stime scientifiche – ci saranno 213.000 nuovi casi all’anno in Italia, contro i 150.000 rilevati nel 2000.
L’andamento è in relazione all’aumento generale della patologia: di demenza soffrono circa 50 milioni di persone nel mondo e si prevede un aumento di 9 milioni di persone all’anno, che porterà nel 2030 il numero di soggetti anziani a superare la quota di 1,3 miliardi e il numero di persone affette da demenza a 131 milioni.