Progetto “Eliminacode”: il Comune s’impegna a emettere 20 mila CIE in 8 settimane
Su proposta del vicesindaco e assessore ai Servizi demografici, elettorali e statistici, Eugenio Di Sciascio, la giunta comunale ha approvato la proposta progettuale “Eliminacode”.
Il progetto è finalizzato allo smaltimento dell’arretrato di lavorazione delle carte d’identità elettroniche (CIE) e alla totale evasione delle istanze di certificazione e variazione di indirizzo pervenute e non ancora lavorate dalla ripartizione.
Nel corso della cosiddetta Fase 1 dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, infatti, la ripartizione Servizi demografici, elettorali e statistici ha garantito per tutto il periodo esclusivamente i servizi indifferibili, sospendendo tutte le altre prestazioni, come da prescrizioni governative.
Tra i servizi temporaneamente sospesi o che, comunque, hanno subito una battuta d’arresto, rientrano:
* l’emissione delle carte d’identità elettroniche, relativamente alle quali, in base ai report opportunamente elaborati, risultano circa 20.000 CIE scadute al 31 agosto 2020;
* l’emissione delle certificazioni (anagrafica e di stato civile) e dei cambi di residenza che, visto l’elevato numero di richieste giunte durante la prima fase di blocco totale e di interruzione del servizio in presenza, cui si sommano il pensionamento di 17 dipendenti della ripartizione e la sospensione dei tempi procedimentali, conta da marzo ad oggi un arretrato di lavorazione di circa 3.700 pratiche di varia tipologia (certificazione anagrafica storica e informatizzata, certificazione di stato civile, istanze di variazione di residenza).
In quest’ottica la direzione della ripartizione ha elaborato il progetto “Eliminacode”, con l’obiettivo di smaltire l’arretrato di lavorazione delle CIE sia attraverso il coinvolgimento di personale dell’amministrazione esterno alla ripartizione Servizi demografici, elettorali e statistici, sia con l’apertura di sedi attualmente chiuse per carenza di personale, prevedendo la possibilità di eventuali aperture straordinarie degli sportelli, in orari pomeridiani o il sabato, per andare incontro alle esigenze di molti lavoratori dipendenti, e la totale evasione delle istanze di certificazione e variazione di indirizzo inviate alla ripartizione essenzialmente a mezzo pec e non ancora lavorate.
Le operazioni, quindi, saranno coordinate in modo da completare nelle prossime otto settimane l’emissione dei 20.000 documenti di riconoscimento in scadenza e soddisfare, inoltre, l’evasione delle 3.700 istanze.
Per l’esecuzione del progetto le attuali sette unità addette al servizio di emissione CIE saranno affiancate da ventidue operatori esterni che saranno impiegati nelle sedi periferiche della ripartizione presso gli sportelli momentaneamente non operativi e suddivisi in questo modo: sei operatori nella sede di Japigia, quattro nella sede di Carbonara (presso sede URP), quattro nella delegazione del San Paolo, quattro nella delegazione di Palese e quattro nella sede di Torre a Mare.
In considerazione delle postazioni disponibili in ciascuna sede, i dipendenti dovranno osservare due turni di lavoro, la mattina e il pomeriggio, con l’eventuale ulteriore apertura straordinaria il sabato mattina.