Maltratta per anni la moglie disabile: marito nei guai a Carrassi
Nei giorni scorsi gli agenti della polizia di Stato hanno eseguito un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento alla moglie nei confronti di un uomo, accusato di maltrattamenti in famiglia.
Tutto è iniziato la sera del 9 luglio scorso, quando i poliziotti sono intervenuti in un appartamento del rione Carrassi poiché lì era stata segnalata la presenza di una persona disabile che aveva chiesto aiuto in quanto vittima di violenze.
Giunti sul posto, gli agenti hanno constatato che la donna, costretta in carrozzina, presentava un’escoriazione alla tempia, oltre ad una lieve tumefazione dell’arcata sopraciliare.
La donna ha riferito agli agenti che qualche ora prima il marito, indispettito dal fatto di essere stato da lei contattato più volte affinché rientrasse a casa per aiutarla, l’aveva colpita con una manata al volto, rompendole sul viso gli occhiali che la stessa indossava.
La vittima ha raccontato che, da almeno sei anni, momento in cui si è ammalata, era purtroppo vittima delle violenze – sia fisiche che verbali – del marito.
Trasportata al pronto soccorso del Policlinico, si è confidata con gli agenti e con i sanitari narrando dei numerosissimi episodi di gravi violenze fisiche subite e delle minacce di morte ricevute dal marito e della paura per la propria incolumità che, fino ad allora, l’aveva costretta a non denunciare l’uomo.
Il giorno dopo la donna si è finalmente decisa a sporgere querela nei confronti del coniuge, confermando quanto già confidato e aggiungendo che le violenze si protraevano ormai dal 2014, anno in cui era rimasta disabile dopo un attacco ipertensivo e la rottura di un vaso sanguigno nel cervello, verificatosi dopo essere stata malmenata dal marito con schiaffi e pugni al volto.
Stordita, si era poi messa nel letto e, senza rendersene conto, era caduta per terra battendo violentemente la parte destra della testa sul pavimento, rimanendo in coma per cinque mesi.