Condomini sociali, inaugurate 3 nuove strutture per l’accoglienza di famiglie vulnerabili
Sono state inaugurate questa mattina tre nuove case sociali per l’accoglienza diffusa e il sostegno di famiglie, coppie e adulti in situazione di emergenza abitativa e con bisogni sociali e socio-sanitari.
Nello specifico si tratta di due condomini sociali e di un social hub di comunità, soluzioni residenziali innovative e sperimentali che differiscono per numero e tipologia di utenti e organizzazione.
I condomini sociali sono strutturati in mini appartamenti autonomi con una capienza minima di 6 posti letto, ciascuno destinato a target diversi e comunque segnati da disagio socio-sanitario e psicologico: uomini e donne separati, persone senza dimora, adulti soli, vittime di discriminazioni, nuclei familiari con persone disabili o minori con un componente a rischio di forte vulnerabilità.
Saranno aperti 24 ore al giorno per 7 giorni settimanali: data la vulnerabilità degli utenti non in grado, temporaneamente, di trovare un’occupazione, saranno assicurati i generi alimentari per i pasti principali valorizzando, dove possibile, il coinvolgimento e la collaborazione degli ospiti.
I social hub di comunità sono strutture più grandi rivolte prevalentemente a persone anziane sole e in condizione di marginalità estrema con patologie che non richiedono assistenza medico-infermieristica o nuclei familiari che al proprio interno abbiano persone con disabilità o con patologie psichiatriche o dipendenze monitorate dai servizi sanitari.
Saranno aperti 24 ore al giorno per 7 giorni settimanali: data la particolare vulnerabilità degli utenti, esclusi dalla dimensione lavorativa, in questo caso la somministrazione dei pasti principali avverrà anche attraverso il ricorso a servizi di catering, nel caso vi siano impossibilità a provvedere per alcuni a cucinarmi da solo, valorizzando comunque, nei limiti del possibile, il coinvolgimento e la collaborazione diretta degli ospiti.
A gestire i due condomini sociali saranno:
- “Help – assistenza e tutela per tutti”, nell’immobile sito in via Napoli 378/H a Bari, accreditato per 18 posti;
- “Feel at home”, in tre immobili siti a Gravina (via Ancona 14, via Museo 4 e via Santa Cecilia 11) ciascuno da 6 posti .
Il social hub di comunità sarà gestito invece da:
- “Progetto vita”, nell’immobile in via Napoli 332, che può ospitare 37 persone divise in stanze autonome.
I gestori dovranno operare in rete con i servizi sociali del territorio e con tutti i servizi pubblici e privati attivi per il contrasto alla grave emarginazione adulta, e in particolare interfacciarsi con i servizi sanitari, considerato il particolare target di utenza delle strutture.
L’accesso alle strutture avverrà previa valutazione del Servizio sociale professionale o del Pronto Intervento Sociale (in caso di emergenza); la permanenza nelle strutture sarà a titolo gratuito: dopo la prima fase di osservazione e conoscenza della storia personale dell’ospite, gli operatori e il Servizio sociale competente elaboreranno progetti di intervento individualizzati con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dell’autonomia individuale e sociale e, con essa, la possibilità di inserimento o reinserimento lavorativo.
Compatibilmente con la condizione di vulnerabilità di ciascuno, il modello organizzativo del servizio coinvolgerà gli utenti nella gestione quotidiana della struttura anche attraverso turnazioni delle attività comuni in base a quanto previsto dal patto di convivenza e dal regolamento interno della casa.
I servizi saranno coordinati da equipe professionali costituite da un coordinatore, operatori socio sanitario, psicologi in rete con l’equipe territoriale per valutazione degli accessi e per il monitoraggio e la presa in carico dei casi.