Al via la II edizione del premio ‘don Sante’ per l’arte contemporanea. Quasi 300 i partecipanti
È tutto pronto per la seconda edizione del premio ‘don Sante’ per l’arte contemporanea. Saranno quasi 300 i partecipanti da tutto il mondo, 53 gli stranieri. Il doppio rispetto alla prima edizione.
“Da luce a colore. Alla ricerca di un raggio di bellezza”. È questo il tema scelto per l’edizione 2020, che coinvolge gli artisti nei linguaggi di pittura, scultura, installazioni, fotografia, video arte, performance, arte virtuale e multimediale.
Il Premio don Sante per l’arte contemporanea è una iniziativa cui la Fondazione Montanaro si è dedicata con grande entusiasmo raccogliendo il testimone di mons. Montanaro, archivista del Vaticano (che in vita aveva fondato e diretto le riviste ‘Per una civiltà europea dello spirito’, e ‘Opera aperta’, curando, nello spirito del Concilio Vaticano II, proficui incontri e scambi di utili esperienze fra i rappresentanti più autorevoli delle varie culture in Italia e all’Estero).
Mons. Montanaro aveva peraltro curato personalmente numerose mostre di artisti emergenti sostenendoli e promuovendoli.
“Il tema del concorso – spiega il curatore Nicola Zito – come accaduto per la prima edizione del Premio, viene in parte desunto da un’affermazione di don Sante Montanaro: ‘L’arte cerca dovunque un raggio di bellezza'”.
“Con il termine ‘luce’ – chiarisce Zito – s’intende un ‘ente fisico’ cui è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive; sia essa naturale o artificiale, è elemento fondamentale della vita dell’essere umano, centrale in tutte le attività, economiche e culturali. Con ‘colore’, che ha origini antiche, s’indica, in fisica, la luce stessa (monocromatica o policromatica), ma anche la sensazione fisiologica provocata dall’effetto di luci diverse per qualità e composizione. Nell’uso comune, si fa riferimento alla sensazione visiva ottenuta osservando un determinato elemento alla luce naturale”.
L’iniziativa – che nell’edizione Centenario del 2016-2017 – aveva preso corpo e raccolto 160 adesioni da gran parte del mondo, quest’anno fa il bis di consenso e raddoppia il gradimento.
53 gli artisti stranieri provenienti da Iran (23), Regno Unito (4), Ucraina (4), Serbia (4), Germania (3), India (2), Brasile (2), Grecia (1), Irlanda (1), Israele (1), Bulgaria (1), Taiwan (1), Venezuela (1), Spagna (1), Polonia (1), Belgio (1), Slovenia (1), Cina (1).
L’età anagrafica dei partecipanti svela una forbice molto ampia, segno dell’universalità del tema: il più giovane ha 13 anni, il più anziano 82 anni (l’età media, dunque, è di 48), spalmati più o meno alla pari tra uomini e donne.
Infine, le sezioni: 160 artisti si sono espressi attraverso la pittura, 72 attraverso la fotografia, 47 attraverso scultura e istallazione, 11 attraverso l’arte virtuale e multimediale, 7 tramite la video arte.
Adesso toccherà al comitato scientifico riunirsi per stabilire chi tra i 297 partecipanti potrà aspirare alla mostra conclusiva che sarà inaugurata l’8 settembre prossimo (data di commemorazione della nascita di Mons. Montanaro).
Le modalità di organizzazione degli eventi – dall’inaugurazione ai laboratori ai collaterali – sono in corso di definizione e progettati alla luce delle nuove norme introdotte dopo l’emergenza sanitaria.