Toscana, l’atelier della bestemmia: in libreria il primo volume della collana curata da Davide Grittani
L’atelier della bestemmia è una panoramica incollata pezzo dopo pezzo, mescolata senza la fatica di chi deve tenere insieme cose troppo distanti tra loro, poiché tra le righe di questi racconti si nasconde il più ammirevole dei peccati toscani.
Si tratta di un’indagine semiseria nei territori letterari meno battuti dall’editoria contemporanea.
«Volevamo provare – racconta Davide Grittani, curatore dell’antologia – a origliare gli umori e i rumori di un’altra Italia, del Paese che la politica del gregge e la fabbrica della mediocrità hanno trascurato fino a renderlo invisibile, un fantasma senza lenzuola»
La memoria di una vita riflessa nella scatola dei fiammiferi; la corsa dietro le rane come fossero fantasmi dell’infanzia; il tragitto dal paese alla città, nella speranza di trovarci avventure, imprese e magari l’amore; le braccia del vento che s’infilano nei vicoli di Livorno, schiaffeggiando chi credeva di essere al sicuro; i cunicoli di un acquedotto diventano vasi sanguigni, in cui scorrono millenni di acqua e menzogne; le religioni di una Firenze impossibile da riconoscere, lontana dagli smartphone e dalla felicità in saldo; la riesumazione di due cadaveri sull’Abetone, dove il freddo congela soprattutto le vergogne della guerra.
C’è di tutto nel primo volume di ‘Dispacci Italiani’, un viaggio nell’umiltà prima ancora che un progetto editoriale.
Ma perché dedicare il primo volume proprio alla Toscana?
“Intanto perché i toscani scrivono bene, bevono e fumano anche meglio – si legge in una nota -. E poi perché dalla loro immagine sbiadita, da quel caratteraccio e da quella ossessione verso la vita, non traspare un aspetto indispensabile alla Scrittura: la capacità di mendicare la memoria, di supplicarla senza pudore”.
Gli autori:
Sergio Nelli, scrittore di straordinaria intensità, ritenuto un riferimento per stile, coraggio e credibilità letteraria;
Emiliano Gucci, le cui storie possiedono un’impronta così riconoscibile da essere diventato uno dei narratori più apprezzati soprattutto per l’originalità;
Marco Vichi, scrittore tra i più letti del panorama letterario nazionale;
Veronica Galletta, tra le voci femminili più singolari della nuova narrativa.
Completano il volume Roberto Masi (saggista); Massimo Campigli e Ilaria Giannini (giornalista, esperta nella narrazione dei luoghi e dei “non luoghi” della Toscana).
Il volume è curato da Davide Grittani, giornalista e scrittore. Dal 2006 al 2016 ha allestito in tutto il mondo la prima mostra della letteratura italiana tradotta all’estero denominata Written in Italy, esposta in 26 Paesi di 5 Continenti. Il suo ultimo romanzo, La rampicante (Liberaria, Bari 2018), è stato inserito nella lista dei migliori libri del 2018 dall’inserto la Lettura (Corriere della Sera), candidato al premio Strega, e si è aggiudicato i premi Nabokov Cattolica, Zingarelli, Etna Book, Giovane Holden.
Titolo: Toscana. L’atelier della bestemmia
Autore: Vari
Genere: Narrativa
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Collana: Dispacci Italiani (Viaggi d’amore in un Paese di pazzi)
Pagine: 172
Prezzo: € 15,00